Okay il pareggio (meritato) che ferma l’Inter facendo rimanere ancora vive le speranze scudetto per il Napoli, ma così non va assolutamente.
Se il trend dovesse continuare ad essere questo la formazione di Antonio Conte potrebbe vanificare ogni sforzo già la prossima settimana, anche perché i dati di certo non sorridono alla squadra azzurra. Il rendimento, da febbraio in poi, è quello di una squadra da retrocessione, non di certo il massimo per una come invece il Napoli che è lì sopra a giocarsi il tricolore.
C’è un altro dato che inchioda poi la squadra del salentino e che fa ulteriormente mettere le mani dei capelli e preoccupare in modo particolare i tifosi del Napoli.
Napoli ed Inter non si sono fatte male nello scontro scudetto andato in scena ieri pomeriggio al Maradona. Il risultato finale recita 1 ad 1, con il neo arrivato Philip Billing che ha deciso di entrare subito nel cuore dei tifosi partenopei con una rete che potrebbe pesare come un macigno nella corsa al tricolore della formazione di Antonio Conte.
Allo stesso tempo c’è da dire che il punto conquistato ieri conferma la crisi di risultati che sta attraversando il Napoli. Certo, il pareggio contro l’Inter, anche per come è arrivato, ha un sapore ed un significato completamente diverso rispetto a quelli contro Udinese, Roma e Lazio, ma ciò non giustifica il rendimento da retrocessione che starebbe avendo la formazione partenopea da un mese a questa parte.
A ribadirlo è questa mattina Tuttosport, che ha messo alla luce dei fatti un qualcosa di inopinabile: in numeri. Tra Udinese, Roma, Lazio, Como ed Inter il Napoli ha conquistato appena 4 punti in campionato perdendo anche la vetta della classifica, tanti quanto quelli il Cagliari (4) e meno di Lecce (5 pt), Como (6 pt) e Verona (7 pt). Un dato allarmante che in carriera non era addirittura mai capitato ad Antonio Conte.
Ripetiamo, il pareggio di ieri sera contro l’Inter vale molto più di un punto per il Napoli, non solo per una questione di morale ma anche per il modo in cui è arrivato, confermando l’attitudine della formazione di Antonio Conte a non mollare mai. Gli azzurri hanno però il necessario obbligo e bisogno di cambiare marcia, anche perché se il rendimento dovesse continuare ad essere questo lo scudetto lo si vedrà con il binocolo.
Oltre a questo trend negativo di risultati, c’è un altro fato che inchioda il Napoli. Scrive infatti questa mattina Tuttosport che con il gol di Dimarco sono sette le gare consecutive nelle quali gli azzurri hanno subito gol (10 in totale, con una media di 1,42 a partita). Numeri che spiegano un’involuzione incredibile della formazione partenopea nella propria fase difensiva, impeccabile nella prima parte di stagione dove in 20 partite Buongiorno e compagni sono addirittura riusciti a mantenere la porta immacolata in ben 12 occasioni.
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