Per quanto riguarda il VAR a chiamata, una delle novità più attese nel mondo dell’arbitraggio in senso assoluto, arriva una svolta non di poco conto. C’è un annuncio da registrare e che può cambiare gli scenari da questo punto di vista. Andiamo a vedere le ultime notizie che arrivano da questo punto di vista.
Come è noto, la tecnologia è stata introdotta nel mondo del calcio con l’obiettivo dichiarato di porre una parola fine ai tanti errori arbitrali ed allo stesso tempo per mettere un argine alle polemiche arbitrali ed ai sospetti che attanagliano il mondo del calcio sin dalla notte dei tempi. In realtà, c’è da dire che entrambi questi obiettivi non sono stati propriamente centrati.
Seppur si sono ridotti, infatti, si è ottenuto l’effetto opposto. Ogni errore o interpretazione quanto meno dubbia, infatti, finisce per esasperare ancora i toni in misura maggiore. In molti da tantissimo tempo invocano il VAR a chiamata, una chance da concedere agli allenatori per richiedere l’on field review. In tal senso, c’è un annuncio a dir poco importante.
VAR a chiamata, arriva una svolta del tutto inattesa
Si tratta, per intenderci, della possibilità come avviene nel mondo del basket o della pallavolo di chiedere l’ausilio della tecnologia dinanzi a decisioni del tecnico che non convincono una determinata squadra. In tal senso, si tratta di una riforma e di una introduzione della norma da regolare con attenzione e di stabilire entro quali paletti sarebbe possibile questo intervento.
Ezio Maria Simonelli, presidente della Lega Serie A, ha rilasciato una intervista a RAI Radio 1, si è detto assolutamente favorevole all’introduzione della norma relativa al VAR a chiamata, e per quanto la Lega non abbia potere in materia si tratta di un voto importante nel momento in cui si dovesse decidere che strada intraprendere da questo punto di vista.
Annuncio che può cambiare la tecnologia: “Assolutamente favorevole”
Da tanto tempo si sottolinea questa esigenza, dal momento che le polemiche arbitrali sono praticamente all’ordine del giorno in Serie A. Come raccontato da Simonelli, in Assemblea di Lega non è stato ancora discusso questo tema in maniera approfondita, ma dal suo punto di vista la maggior parte dei presidenti di Serie A sarebbe d’accordo con questa novità.