Non è stata una partita facile per Doveri Udinese-Napoli, dal momento che ci sono stati tanti scontri e tanti episodi controversi, come si suol dire in questi casi. In tal senso, c’è un dettaglio che era sfuggito praticamente a tutti e che rappresenta una cosa che “non è mai successa prima”.
Una vittoria fondamentale quella conquistata ieri dalla squadra di Antonio Conte, che ha dato nuovi impulsi alle sue ambizioni di Scudetto ed ha consolidato, aspetto prioritario, la propria posizione in zona Champions League. Ora la palla passa alle altre, con Lazio ed Inter che si affronteranno domani e la Fiorentina di scena sul campo del Bologna.
La gara, però, in sé è stata piena di insidie. Sicuramente per il Napoli e per l’Udinese, ma anche per il direttore di gara Doveri, che è finito nella bufera per almeno un paio di decisioni che non sono piaciute ai tifosi azzurri. Oltre a questi due casi, però, emerge un altro episodio che a quanto pare rappresenta un qualcosa di mai successo prima.
Udinese-Napoli, l’arbitro ancora nella bufera
I due episodi citati sono il contatto che ha visto protagonista Mathias Olivera e quello su Anguissa. In entrambi i casi il direttore di gara ha ritenuto che non ci fossero i presupposti per concedere un calcio di rigore. Attenzione, però, anche ad un dettaglio che in molti non avranno notato e che non è sfuggito ad Umberto Chiariello.
Ecco le sue parole a Radio CRC: “L’arbitro ha fatto una cosa che non è mai successa prima. Non può fermare la gara per l’infortunio di Lovric dal momento che si tratta di un semplice infortunio muscolare. E’ una cosa che non si è mai vista”. Ma andiamo a vedere nel dettaglio di che cosa si tratta e che cosa è successo.
Doveri, polemica arbitrale: “Non è mai successo prima”
Il tutto è accaduto al minuto 34, quando Lovric è andato KO a causa di un problema di natura muscolare. Ha chiesto all’arbitro di fermare il gioco e Doveri glielo ha concesso.
Da protocollo l’interruzione del gioco da parte dell’arbitro può arrivare solo in caso di infortuni estremamente gravi ed in generale quando è coinvolta la testa di un calciatore, vista la delicatezza della zona. Non era certo questo il caso.