La situazione del centrocampista della Fiorentina continua ad essere al centro del dibattito. La sua carriera è a rischio? Ecco i dettagli
Le condizioni di Bove sono in netto miglioramento. Il centrocampista, dopo la grande paura di domenica, ha già lasciato la terapia intensiva ed ora sono in corso tutti gli approfondimenti medici per avere un quadro più certo sul suo problema. Le prime ipotesi parlano di un problema al miocardio. Una vera e propria tegola per il giocatore.
Il suo futuro in questo momento è diventato incerto. La speranza che il problema era legato ad un potassio basso o al contrasto avuto con Dumfries è sparita dopo i primi controlli. Ora dovranno essere fatti gli ultimi controlli e poi si deciderà se impiantare questo defibrillatore sottocutaneo. Da parte del giocatore c’è stato il via libera e quindi a breve l’operazione per mettere al sicuro la vita del centrocampista romano. E la carriera?
Dramma Bove: può giocare con il defibrillatore sottocutaneo?
Il defibrillatore sottocutaneo non è una novità per quanto riguarda il mondo del calcio. Si tratta di un oggetto che consente di attivarsi in caso di una fibrillazione pericolosa e mettere il ritmo del cuore sul percorso giusto. Una sorta di salvavita che non dovrebbe portare ad episodi come quello successo domenica. Ma la domanda ora è: Bove potrà continuare a giocare a calcio?
La risposta è sì, ma non in Italia. Le norme sono ben chiare e non consentono ai giocatori di scendere in campo per chi ha un defibrillatore. Come successo con Eriksen, Bove se vorrà continuare l’esperienza da calciatore dovrà abbandonare la Serie A e iniziare una esperienza all’estero. Una scelta che in questo momento è sicuramente secondaria. La volontà principale è quella di risolvere in modo definitivo il problema al cuore e poi saranno prese le decisioni sul futuro.
La certezza è che per adesso Bove non potrà giocare in Serie A. Se in futuro cambieranno le regole non lo sappiamo, ma per ora in Italia con il defibrillatore non si potrà scendere in campo. Ora insieme alla famiglia e al suo procuratore saranno prese le decisioni sul futuro: l’ipotesi estero è da tenere in considerazione. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane. Per il momento la cosa più importante è che stia bene e che il peggio sia definitivamente passato.