Matteo Politano continua ad essere uno degli intoccabili in casa Napoli per Antonio Conte ed ora emerge il labiale in panchina durante la partita tra Juventus ed azzurri che è sfuggito a tutti. Andiamo a vedere e ad analizzare questo dettaglio che ci dice molto sulla situazione attuale.
Prima dell’inizio di questa annata era facile immaginare una stagione di sofferenza per il talento con il numero 21. D’altronde gli indizi andavano tutti nella medesima direzione. Con Antonio Conte aveva già lavorato a Milano, sponda Inter, trovando pochissimo spazio e chiedendo alla fine di andar via. Approdando, per giunta, proprio in azzurro.
In più Conte aveva chiesto a gran voce l’arrivo di David Neres, che occupa il suo stesso ruolo e che è stato pagato 30 milioni di euro circa. A questo, si sono aggiunte poi le voci che lo volevano nel mirino di varie squadre, in Italia ma anche in Arabia Saudita. Alla fine è rimasto e fino a questo momento ha avuto assolutamente ragione.
L’ex Sassuolo ancora protagonista: le ultime
Ha giocato praticamente sempre da titolare da quando è arrivato Antonio Conte ed ora che sono passate delle settimane dall’arrivo di David Neres la titolarità continua ad essere sua. Con grande sorpresa di tutti, che si aspettavano un maggior impiego per il brasiliano ex Benfica ed Ajax.
Anche ieri in casa della Juventus ha fatto una gara di grande sostanza, dando una enorme mano ad Anguissa e Di Lorenzo sul versante di destra. Dinanzi all’ennesimo recupero di Matteo Politano sulla corsia le telecamere hanno inquadrato velocemente Antonio Conte. Visibilmente soddisfatto, il tecnico ha urlato queste parole: “Bravo, Matteo! Bene così”.
Labiale su Politano in panchina: ecco le parole pronunciate
Parole che possono sembrare semplici e quasi banale, ma se analizzate rivelano il loro vero significato. E’ infatti soprattutto questo il motivo per il quale Antonio Conte si sta fidando così tanto di Matteo Politano. Rispetto a David Neres, infatti, l’italiano ha un maggiore spirito di sacrificio in fase di contenimento.
A conferma ulteriore di questa grande stima anche la decisione presa di insistere con il tridente d’attacco, che resta possibile solo a condizione che gli esterni di fascia diano una grande mano in fase di contenimento al centrocampo per coprire in ampiezza il campo. Dal 3-4-2-1 al 4-3-2-1 poco cambia: Politano c’è.