In casa Napoli da tempo ormai si parla di un cambio di modulo rispetto al 3-4-2-1 fin qui proposto da Antonio Conte. I discorsi si sono intensificati con i nuovi arrivi ed ora il tecnico è pronto a salutare la difesa a tre. Non, però, con il 4-3-3, ma con una soluzione tattica nuova ed anche inattesa.
Per quanto ormai il suo nome sia inevitabilmente legato alla difesa a tre, una soluzione che lo accompagna sin dai tempi della Juventus, un profilo come quello di Antonio Conte non si può vincolare di certo ad una sola soluzione tattica. L’ha riproposta anche in azzurro come soluzione, ma con alterne fortune.
Da tempo da più parti nell’opinione pubblica partenopea si invoca un ritorno al 4-3-3, un modulo che ha caratterizzato i partenopei sin dai tempi di Maurizio Sarri. In maniera del tutto inattesa, ora Conte sembra essersi deciso ad effettuare un cambiamento ma per una nuova opzione tattica che può permettere a questa squadra davvero di esaltarsi.
Il compito di un allenatore non può di certo essere solo quello di convincere 23 calciatori di adattarsi a quelle che sono le sue esigenze. Semmai vale il contrario: deve adattarsi lui al materiale umano che si ha a disposizione per farlo rendere al meglio delle sue possibilità.
Stando a quanto analizzato dalla redazione di Radio CRC, al momento Conte scarta l’ipotesi 4-3-3, come ribadito anche in conferenza stampa. Sta lavorando più che altro al 4-3-2-1, con gli esterni d’attacco più accentrati ed a una soluzione a dir poco affascinante e suggestiva: il 4-2-3-1. Andiamo a vedere come si potrebbe schierare.
Con Meret tra i pali, la linea difensiva potrebbe andare a comporsi con Di Lorenzo a destra, Rrahmani e Buongiorno difensori centrali ed uno tra Spinazzola e Matias Olivera sulla corsia mancina. In mezzo al campo le rotazioni non mancano, con Anguissa e Lobotka a fare da diga alternandosi con Gilmour e McTominay.
Quest’ultimo, però, insieme a Folorunsho, potrebbe essere impiegato anche da trequartista, con Kvaratskhelia e David Neres o Politano sulle due corsie. In avanti, ovviamente, il riferimento offensivo è Lukaku, con Simeone che sarebbe la sua alternativa. Oltre che da falso centravanti, Raspadori potrebbe esaltarsi soprattutto da trequartista, in un Napoli ovviamente a trazione super anteriore.
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