Cresce l’ansia in casa Napoli: ora la situazione si fa seriamente preoccupante. Ecco, nel dettaglio, cosa sta succedendo
Il clima festoso che ha accompagnato gli azzurri nella preparazione estiva, prima a Dimaro e poi a Castel di Sangro, è ormai svanito.
L’ansia ha preso il posto dell’euforia in casa Napoli. Lo stop al ‘Maradona’ contro la Lazio, in match, tra l’altro, in cui nella seconda frazione di gioco gli azzurri non hanno giocato, ha fatto suonare il primo campanello d’allarme.
Lo stesso tecnico Rudi Garcia, dopo appena tre partite ufficiali, è già sotto esame e, pertanto, è chiamato a riscattarsi alla ripresa dopo la pausa per gli impegni della Nazionale nell’insidiosa trasferta a Genova dove incrocerà i guantoni con un Genoa dal dente avvelenato dopo il ko all’ultimo minuto contro il Torino nell’ultimo match di campionato prima della sosta.
A complicare ulteriormente il quadro le tensioni e gli strascichi di un mercato, quello del club azzurro, all’insegna del ‘vorrei ma non posso’ e dei tanti nodi (vedi rinnovi) irrisolti.
Il Napoli ha chiuso il calciomercato con un saldo positivo di 6 milioni di euro. D’altra parte, il club azzurro non è che si sia svenato: tre gli acquisti, in ordine cronologico Natan Bernardo de Souza, Jens Cajuste e Jesper Lindstrom, a fronte delle cessioni di Kim Min-Jae, al Bayern Monaco che ha versato nelle casse azzurre i 50 milioni di euro della clausola rescissoria prevista dal contratto del sudcoreano, e di Hirving Lozano, tornato al Psv Eindhoven per 12.2 milioni di euro.
Dunque, il bilancio finanziario dell’ultima sessione di calciomercato del Napoli è in attivo, semmai è quello a lasciare l’amaro in bocca ai tifosi azzurri. Finora il contributo dei tre nuovi arrivati non è giudicabile, il giudizio giocoforza deve essere sospeso: tre match non sono un banco di prova attendibile e poi hanno bisogno di tempo per integrarsi in una nuova realtà.
Motivo per il quale, almeno in questo primo spezzone di stagione, a tirare la carretta saranno i soli noti, il che non è il massimo considerando che gli azzurri saranno impegnati su due fronti, campionato e Champions League, che assorbiranno molte energie fisiche e mentali.
Ci sarà, quindi, bisogno del contributo di tutti. Ecco perché non può non destare preoccupazione la situazione contrattuale di Piotr Zielinski. Il centrocampista polacco ha rifiutato la faraonica offerta dell‘Al Ahli ed è quindi rimasto in maglia azzurra. Ma per quanto?
Il quesito sorge spontaneo visto che il polacco non ha rinnovato, ragion per cui, senza prolungamento di contratto, a gennaio Zielinski sarà libero di cercarsi una nuova squadra, con la Lazio del suo mentore Maurizio Sarri che sarebbe pronta ad accoglierlo.
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