La sconfitta contro la Lazio ha lasciato qualche strascico: il deludente secondo tempo del Napoli non è piaciuto a nessuno, e Garcia medita subito un cambiamento
Nessuno si aspettava la sconfitta del Napoli alla terza giornata. Gli azzurri hanno perso in casa contro la Lazio, eppure molti sembrano aver dimenticato che a vincere è stata la squadra che ha chiuso lo scorso campionato al secondo posto in classifica.
Sicuramente, il pessimo inizio della squadra di Sarri ha inciso sulle aspettative dei tifosi, ma in realtà quello che ha turbato maggiormente il pubblico (e buona parte della critica) e il pessimo secondo tempo della squadra di Garcia. Infatti il Napoli aveva cominciato bene, giocando una buona prima mezz’ora, creando molte occasioni da gol. Poi gli azzurri sono calati, fino a scomporsi dopo la rete di Luis Alberto, subendo il contraccolpo del secondo gol della squadra di Sarri.
Il Napoli si è disunito, con i reparti sfilacciati: squadra allungata che ha creato poco in attacco e si è esposta parecchio alle ripartenze degli ospiti. Ai tifosi del Napoli ha colpito vedere la formazione campione d’Italia (la stessa che ha vinto lo scudetto, ad eccezione di Kim) in confusione e in affanno. Problema di condizione non ancora ottimale, sicuramente, ma c’è anche qualcosa che non funziona. Alcuni calciatori in confusione, con la difesa che ha perfino faticato a mantenere la linea.
Ovviamente le critiche erano inevitabili: si è diffuso un repentino (e forse esagerato) pessimismo tra i tifosi.
Nel mirino soprattutto l’allenatore, colpevole di aver sbagliato i cambi (fuori Kvaratskhelia e nessun inserimento di un centrocampista), ma anche la società non è stata risparmiata: in tanti si chiedono come mai Kim sia stato sostituito con un difensore (Natan) che non è ancora pronto e in tre gare ufficiali in campo non si è mai visto. Ma non finisce qua, perché la critica contro Garcia entra anche nel merito tattico: al nuovo allenatore viene imputato di aver “tolto” Lobotka dal cuore del gioco, praticamente scavalcandolo e togliendogli il ruolo di fulcro del gioco.
Un indizio di come Garcia stia forse guardando a un cambio di modulo, che renderebbe questa “svolta” tattica più completa. L’idea potrebbe essere di passare al 4-2-3-1, con Raspadori dietro la punta e Zielinski e Politano ai suoi lati. Nella coppia in mediana dovrebbero esserci Anguissa e uno tra Lobotka e Cajuste. Da capire se davvero l’allenatore francese se la sentirà di cambiare volto al Napoli in maniera così radicale.
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