La prima sconfitta stagionale del Napoli lascia grande amarezza in Rudi Garcia: il tecnico francese punge i suoi ragazzi.
Il Napoli campione dâItalia si è congedato nel peggiore dei modi dalla parentesi del campionato che possiamo considerare, a tutti gli effetti, dedicata al calcio estivo. Prima della ormai tradizionale sosta per le Nazionali, la squadra azzurra è incappata infatti in una cocente sconfitta in casa con la Lazio. La seconda sconfitta consecutiva contro i biancocelesti di Sarri al Maradona.
Uno scivolone inatteso, per certi versi. Lo stesso Rudi Garcia è apparso piuttosto amareggiato al triplice fischio, considerando anche che la squadra, al di là di qualche difficoltà , era riuscita a rimettere la partita sul giusto binario disputando un primo tempo di alto livello. Ma alcuni momenti del match non sono stati gestiti a dovere e per questo motivo il tecnico francese ha lanciato un messaggio ai suoi.
La squadra che porta il tricolore sul petto deve avere sicuramente consapevolezza dei propri mezzi, ma non deve sottovalutare nessuno. Anche perchĂŠ tutte, da qui in avanti, giocheranno contro di noi con il massimo delle motivazioni, a maggior ragione per quel triangolino che portiamo stampato sulle magliette.
Guai a sottovalutare gli avversari. E guai anche a sopravvalutare se stessi. PerchĂŠ gli uomini di calcio esperti e navigati come Garcia sanno bene che le giornate negative possono capitare a chiunque, al singolo giocatore o alle intere squadre, e per questo motivo esiste nel calcio una legge non scritta che deve essere impressa nella mente di calciatori importanti come quelli del gruppo azzurro.
Non si è tirato indietro davanti alle telecamere Rudi Garcia, allenatore che ha sicuramente le spalle abbastanza larghe da accettare una sconfitta e prendersi le proprie responsabilità . Il francese ha ammesso le sue colpe, o i suoi errori. Ma ha tenuto anche a lanciare un messaggio importante alla squadra.
Questa partita deve infatti diventare un monito e una lezione importante per il nostro gruppo di giocatori, che ha tutte le carte in regola per ripetersi dopo la straordinaria stagione scorsa, ma che non può permettersi di gestire le partite come fatto contro la Lazio.
Dopo un inizio importante e tambureggiante, la squadra azzurra è stata infatti colpita al primo vero affondo biancoceleste. Trovato lâimmediato pareggio, ha cercato in maniera forsennata anche nellâinizio della ripresa di portarsi in vantaggio, esponendosi a qualche rischio di troppo. Rischi che, contro giocatori rapidi come Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni, possono costare caro.
Considerando che la serata era evidentemente positiva per gli avversari e meno buona per alcuni dei nostri giocatori, bisognava gestirla meglio, con piĂš pazienza, concedere il possesso alla Lazio, cercare di aprirsi degli spazi in profonditĂ per sfruttare le capacitĂ atletiche portentose di Osimhen, a costo di costruire meno opportunitĂ e doversi accontentare del pareggio.
PerchĂŠ nel calcio non sempre si può vincere. E quando i tre punti sembrano difficili da conquistare, esiste un piano B, come spiegato chiaramente da mister Garcia ai microfoni di DAZN: âQuando non si può vincere non bisogna perdere. Questo i ragazzi devono impararloâ. Parole chiarissime che suonano come una frecciatina a un gruppo di calciatori forse abituato fin troppo bene lo scorso anno.
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