Terremoto Aurelio De Laurentiis, Napoli sotto shock: tifosi azzurri disorientati. Ecco cosa sta succedendo all’ombra del Vesuvio
Lo diciamo fuori dai denti, senza giri di parole. I tifosi del Napoli si aspettavano ben altra estate post-terzo, agognato scudetto. Non che sognassero acquisti boom. Dopo quasi 20 anni sulla tolda di comando del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per usare un’espressione in vernacolo napoletano, è ‘carta conosciuta’.
Dunque, neanche il più invasato tifoso azzurro si faceva qualche illusione sul fatto che l’ebbrezza e l’euforia per il terzo tricolore avrebbero indotto il patron azzurro a far follie sul mercato.
De Laurentiis è un Presidente-manager più che un Presidente-tifoso, quindi non fa mai un passo più lungo della gamba che, tradotto, significa che non investe massicciamente se non ha la garanzia di un ritorno che per lui non è solo sportivo ma anche e soprattutto economico (giovani talenti da valorizzare per poi rivenderli a cifre esorbitanti, caso ‘Victor Osimhen‘ docet).
Tuttavia, tra un mercato oculato e senza svenarsi, per non compromettere l’equilibrio dei conti societari, e il prendere sempre sonori ceffoni in faccia ce ne passa.
Passi il mancato arrivo di Max Kilman e Kevin Danso, in cima alla lista dei desideri in ottica sostituzione di Kim Min-Jae, proprio per l’indisponibilità a corrispondere quanto richiesto dai loro club e passi che alla fine si è ripiegato sul ‘carneade’ Natan Bernardo de Souza, accolto comunque con un’ovazione durante il giro di campo, accompagnato da De Laurentiis, allo stadio ‘Patini’ di Castel di Sangro per assistere al test match contro l’Augsburg.
Ma ora la misura è davvero colma. L’ultima doccia gelata, un vero smacco, ha fatto perdere la pazienza ai tifosi azzurri ai quali proprio non è andata giù che il giovane talento spagnolo, Gabri Veiga, quando era sul punto di sostenere le visite mediche per il club azzurro, sia ora a un passo dal vestire la maglia dell’Al Ahli.
Un clamoroso colpo di scena, un ‘scippo’, favorito, come precisato dall’agente del centrocampista del Celta Vigo, Pini Zahavi, dalla riluttanza del Napoli a versare i 40 milioni della clausola rescissoria, con De Laurentiis che non si è spostato di un centesimo dalla sua offerta di 36 milioni di euro.
Un giovane talento, al quale tutti preconizzano un futuro radioso, perso per un ‘piatto di lenticchie’, appena 4 milioni di euro di differenza. Inevitabile che si scatenino le critiche dei tifosi che sui social puntano il dito contro De Laurentiis per la sua politica al risparmio che finora ha prodotto un mercato, per usare un eufemismo, sottotono.
Insomma, la lunga luna di miele, iniziata molto prima dell’aritmetica conquista del terzo scudetto, tra il produttore cinematografico e la tifoseria azzurra è davvero terminata e siamo solo all’inizio della stagione…
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