Grande sorpresa e commozione per l’inaspettato addio del big, che ha annunciato la sua decisione su Instagram
Si può essere un atleta di ottimo livello, senza però avere il talento per entrare mai nelle prime 10 posizioni del ranking mondiale, e detenere allo stesso tempo parecchi record, alcuni dei quali realmente imbattibili?
Forse se ti chiami John Isner sì. Il 38enne americano nativo di Greensboro, 38 primavere sulle spalle, professionista dal 2007, resterà infatti per sempre negli annali del tennis.
Per chi ha familiarità col nobile sport con la racchetta, non servirà andare indietro con la memoria ad oltre 13 anni fa. Il teatro è niente di meno che Wimbledon, il tempio del tennis. Si gioca una partita, di primo turno, apparentemente priva di grande interesse tra lo statunitense e il francese Nicolas Mahut. Quello che accadde tra il 22 e il 24 giugno del 2010 è diventato leggenda.
All’epoca era ancora in vigore nei Major la regola che imponeva di continuare nella normale alternanza dei game se si fosse arrivati al quinto set. Non c’era la possibilità di giocarsi la vittoria al tie-break, insomma. I due atleti furono incapaci di superarsi fino a superare l’undicesima ora di gioco. Sì, avete capito bene. Undici ore e 5 minuti fu la durata totale del match, che Isner vinse per 70-68 al quinto.
Si tratta dell’incontro più lungo di tutta la storia del tennis. E anche quello in cui fu servito il maggior numero di aces – furono solo 113 quelli dell’allora 25enne americano, primato assoluto nel circuito ATP -. Quello che raccolse davanti agli schermi spettatori entusiasti ed increduli. L’incredulità è la stessa sensazione che ora alberga nel cuore degli appassionati dopo aver letto l’annuncio che Isner ha fatto sul suo profilo Instagram.
“Non è stata una decisione facile, ma penso che sia il momento di dire basta.
È la cosa giusta da fare. Non avrei mai immaginato che avrei giocato 17 anni nel circuito ATP. Ovviamente ci sono infinite partite che mi piacerebbe rigiocare, ma sono fiero di quello che ho raggiunto. È stato un viaggio incredibile”, ha detto il 38enne sul suo account social.
Colui che detiene il maggior numero di successi nei tornei ATP 250 di Atlanta (6 vitterie), Newport (4) e Winston-Salem (2), ha detto ‘stop’. E chi se lo sarebbe mai aspettato.
Precipitato al numero 158 del ranking ATP, l’americano disputerà le sue ultime partite sul cemento di New York, agli Us Open. L’avversario nel primo turno – che potrebbe anche essere l’ultimo per il gigante di 208 cm – sarà l’argentino Facundo Diaz Acosta. Chissà se Isner non voglia congedarsi per sempre dal tennis con un’altra partita leggendaria.
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