Quello di Diego Armando Maradona è ancora un nome importantissimo e di grande rilievo a Napoli: l’ultimo gesto in ricordo del Pibe esalta i tifosi
Quello tra il Napoli e Diego Armando Maradona è stato un rapporto che è andato oltre il semplice ambito sportivo. Tra il Pibe de Oro e la città partenopea è nata una storia d’amore che è durata anche ben oltre i sette anni passati dal fuoriclasse in azzurro, che ha superato la sua squalifica, i problemi, la riabilitazione, il ritiro e anche la morte.
Fin dal suo arrivo all’ombra del Vesuvio, nel luglio del 1984, si è creato un legame fortissimo tra il Diez e la città, che lo ha eletto quasi a patrono laico, creando un vero e proprio culto della sua persona. Ritratti, murales, statuette, altarini con i suoi capelli (come in un celebre bar del centro), sono tutti fenomeni che testimoniano l’importanza che Diego ha avuto per il popolo napoletano.
Napoli, Di Lorenzo e l’omaggio a Maradona: da un capitano all’altro
Una delle opere più famose che ritraggono Maradona si trova nei Quartieri Spagnoli, famosi vicoli del centro storico di Napoli nei pressi di Via Toledo. Il grande murales che raffigura Diego in azione con la maglia azzurra, a figura intera, è diventato una delle mete turistiche principali in città e tappa fondamentale per molti amanti dello sport, e del calcio in particolare.
Dalla morte del Pibe sono tantissimi anche i calciatori, gli allenatori e i dirigenti che, quando si trovano a Napoli in visita o prima di una partita allo stadio che oggi porta il suo nome, vanno a visitare il murales e, in molti casi, a porgere i loro omaggi con corone di fiori o altre decorazioni. Ma non sono solo gli avversari a farlo.
Dopo la prima giornata di campionato, vinta in casa del Frosinone per 1-3, l’attuale capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo, ha approfittato della giornata di riposo concessa dal tecnico Rudi Garcia per andare proprio a visitare il murales dei Quartieri, porgendo i propri omaggi all’ultimo campione che, prima di lui, ha portato lo Scudetto in riva al Golfo con la fascia da capitano al braccio.
Come prevedibile, il terzino è stato accolto da una folla di tifosi festanti, che lo hanno salutato con cori, esultanze e manifestazioni d’affetto incredibili, dimostrando di apprezzare il gesto del numero 22, che ha dato un’altra prova del proprio strettissimo legame con la città e la maglia azzurra.