In casa Juve non si riesce a star tranquilli nemmeno sulle scelte di Allegri relativamente ai ‘gradi’: i tifosi non hanno gradito
I problemi sarebbero altri, sussurra qualcuno. Non senza torto. Il problema è che, inutile nasconderlo, la permanenza di Massimiliano Allegri sulla panchina bianconera ha generato un malcontento che si esprime anche nelle situazioni meno attinenti alla sfera tecnica.
Come se qualcuno, e non sono pochi, stia prendendo a pretesto qualunque situazione pur di prendersela col tecnico. E così accade che anche la scelta del capitano e del vice capitano è in grado di creare un risentimento celato a fatica. Vediamo cosa è accaduto.
Appurato che, non facendo parte del progetto tecnico dell’allenatore toscano, Leonardo Bonucci non poteva essere inserito nella ristretta cerchia dei candidati a rappresentare in campo il resto dei compagni, l’allievo prediletto di Giovanni Galeone ha confermato le scelte già fatte tante volte lo scorso anno. Il capitano per la stagione 2023/24 sarà ufficialmente Danilo, uno che gode della massima stima, oltre che del tecnico, anche della piazza bianconera. Addetti ai lavori compresi.
Quello per cui ora i sostenitori juventini protestano sono i profili – già, perchè sono due – indicati come vice del carismatico difensore sudamericano. La scelta di Allegri sorprende perché entrambi hanno il loro contratto col club in scadenza nel giugno del 2024. Non sarebbero dunque teoricamente risorse che vestiranno la gloriosa maglia della Vecchia Signora negli anni a venire.
I due giocatori che prenderanno i gradi del brasiliano quando questo sarà assente sono il connazionale Alex Sandro e il francese Rabiot.
Se il secondo, soprattutto grazie alla straordinaria stagione scorsa dal punto di vista del rendimento personale, è comunque una figura apprezzatissima dal pubblico, permangono molti dubbi sull’ex giocatore del Porto. Vero è che il jolly difensivo è alla Juve dal 2015, ma è altrettanto innegabile che sono almeno due stagioni che in campo le prestazioni sono deficitarie. I tifosi hanno poi evidenziato un atteggiamento del calciatore, apparso spesso svogliato e privo di attaccamento alla causa e alla maglia, che mal si sposerebbe col ruolo deciso per lui da Allegri.
Insomma, vada per Rabiot, per quanto il transalpino sia stato già vicino all’addio a zero nello scorso giugno, quando ha firmato un prolungamento di un anno che sa tanto di manovra pro-club e nulla più, ma Alex Sandro è mal digerito da una fetta consistente di appassionati juventini. Starà al calciatore dimostrare coi fatti di meritare il ‘titolo’ conferitogli. Onorando la fascia qualora si dovesse davvero trovare ad indossarla.
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