Scontro Carlos Sainz-Ferrari: arriva l’annuncio del team principal della scuderia di Maranello, Frederic Vasseur
Tensione sempre alle stelle in casa Ferrari. Anche il Gran Premio d’Ungheria, undicesima prova del calendario iridato della Formula 1, è stato l’ennesimo monologo del leader della classifica mondiale Max Verstappen.
Il driver della Red Bull ha conquistato il nono successo stagionale, il settimo consecutivo, e si avvia fare il tris iridato. Masticano male, ancora una volta, i due ferraristi, Charles Leclerc e Carlos Sainz, che si sono piazzati rispettivamente al settimo e all’ottavo posto.
Eppure, a far discutere non è l’ennesima deludente performance dei due driver della Rossa di Maranello ma la strategia del ‘muretto’ ferrarista che al secondo pit stop per il cambio gomme ha deciso di fermare prima il pilota monegasco favorendolo rispetto al compagno di box spagnolo.
Vasseur: “Era il modo migliore per proteggere il risultato del team”
Apriti cielo. Dopo la decisione del ‘muretto’ ferrarista di congelare le posizioni, con Leclerc davanti a Sainz, in Canada e in Austria, i media spagnoli si sono ‘trattenuti’.
Ma dopo quanto accaduto nel corso del Gran Premio d’Ungheria (Sainz nella seconda sosta fermato dopo il monegasco che così ha potuto tentare l‘undercut, l’anticipo del pit stop per sfruttare gli pneumatici più ‘freschi’ rispetto a quelli degli avversari) hanno decisamente alzato i toni puntando il dito contro la scuderia di Maranello, rea di penalizzare il pilota spagnolo.
Ebbene, a replicare ai media iberici ci ha pensato Frederic Vasseur, team principal della Ferrari, che ha rivendicato tale decisione visto che era la migliore strategia per proteggere il risultato collettivo del team: “Considerando che Carlos è dovuto partire sulle soft e guardando all’usura delle gomme, Leclerc aveva il potenziale per finire 20 secondi davanti alla fine della gara. Vuol dire che la decisione era giusta”.
Comunque, a differenza dei giornalisti suoi connazionali, Carlos Sainz non ha dato fuoco alle polveri della polemica anche se ha fornito loro un assist giudicando la scelta del ‘muretto’ della Ferrari come un modo per risarcire Leclerc del primo pit stop lento: il monegasco, infatti, ha perso circa sette secondi a causa di una pistola difettosa tornando così in pista dietro a Lance Stroll e al compagno di box.
Un indizio di come il pilota iberico, al di là di un comportamento sempre improntato alla professionalità da parte della scuderia di Maranello, non avverta buone sensazioni sul rinnovo del contratto che, come quello del compagno di box, Leclerc, è in scadenza a fine 2024, con gli ultimi poco esaltanti Gran Premi che potrebbero incidere sulla sua conferma al volante di una monoposto del ‘Cavallino Rampante’.