L’ultimatum di Aurelio De Laurentiis scatena la bufera: ora il Napoli è una polveriera. Ecco, nel dettaglio, cosa sta succedendo
Il Presidente e patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è notorio, non fa sconti a nessuno. Che si tratti di un suo omologo per una trattativa di mercato o di un suo tesserato, il produttore cinematografico non si fa mai intenerire ma va dritto per la sua strada.
Ne sa qualcosa l’ex Direttore sportivo azzurro, e attualmente Football Director della Juventus, Cristiano Giuntoli, che per rescindere il contratto che lo legava al Napoli ancora per un altro anno ha dovuto rinunciare a 4 milioni di euro tra emolumenti, bonus e premi.
Ma a fare le spese dell’intransigenza del patron azzurro sono anche due dei protagonisti del terzo scudetto del Napoli ai quali De Laurentiis ha lanciato un ultimatum che agita le acque in quel di Dimaro dove gli azzurri, agli ordini di Rudi Garcia, sudano in vista della nuova stagione nella quale dovranno difendere il tricolore.
De Laurentiis, ultimatum a Zielinski e a Lozano: rinnovo o cessione
Non è un mistero che Piotr Zielinski e Hirving Lozano siano sul piede di partenza. Il centrocampista polacco, in scadenza nel 2024, è fortemente tentato dall’idea di accettare la faraonica offerta dell’Al-Ahly (triennale da 12 milioni di euro netti all’anno).
Il messicano, che sta recuperando dall’infortunio al ginocchio sinistro e come l’ex Empoli è in scadenza il prossimo anno, invece, è corteggiato dal Los Angeles Fc che sarebbe disposto a versare nelle casse azzurre quanto chiede De Laurentiis pur di metterlo sotto contratto.
Ebbene, secondo quanto scrive il ‘Corriere dello Sport’, De Laurentiis ha posto entrambi davanti a un aut aut: o rinnovano al ribasso (nell’ultimo anno di contratto Piotr Zielinski guadagnerà 4.8 milioni di euro mentre il Chucky 4.5 milioni di euro, cifre ben al di sopra del tetto, 3.5 milioni di euro, fissato dal patron azzurro) o vanno via.
Ma non è tutto. A ulteriore conferma dell’inflessibilità del patron azzurro, nel caso in cui il centrocampista polacco e l’esterno messicano decidessero di rimanere senza rinnovare, per monetizzare il prossimo anno lo status di svincolati, verrebbero messi fuori rosa.
Insomma, nella quiete dei boschi della Val di Sole cova il fuoco sotto la cenere, con l’ultimatum di De Laurentiis che rischia di trasformare lo spogliatoio azzurro in una polveriera.
Non lo scenario migliore per una squadra che è attesa al varco dalle sue avversarie dirette e che nel ritiro di Dimaro deve metabolizzare la filosofia di gioco dell’ex tecnico della Roma e del Marsiglia che ha sostituito non uno qualsiasi bensì il condottiero del terzo scudetto, Luciano Spalletti.