Kim ha lasciato in eredità al Napoli una plusvalenza quasi da record: quanto ha guadagnato il club dalla cessione.
Sarà anche durata un solo anno la relazione tra Kim Minjae e il Napoli, ma di certo è destinata a rimanere nella storia sia del calciatore che del club azzurro.
In quest’unica stagione del sudcoreano sotto l’ombra del Vesuvio, è infatti arrivato uno storico scudetto, atteso per 33 anni. E adesso anche una super plusvalenza, quasi da record. Se è vero che infatti il giocatore il suo entourage hanno voluto a tutti i costi cambiare aria per fare un ulteriore step di carriera (e guadagno), è altrettanto vero che hanno lasciato in eredità al Napoli non solo la ‘patata bollente’ della ricerca del sostituto, ma anche una vera pioggia di milioni.
Dopo giorni e giorni di voci, visite mediche e apparenti ritardi, l’ufficializzazione del trasferimento di Kim al Bayern è arrivata il 18 luglio, nel cuore dell’estate azzurra, nel pieno del ritiro di Dimaro. Adesso toccherà lavorare per trovare un giocatore che possa essere all’altezza del suo compito, o perlomeno non farlo rimpiangere troppo. Intanto però ADL può consolarsi con una plusvalenza che, se non è da record, ci va molto vicina.
Le cifre ufficiali del trasferimento le conosceremo solo nel giugno del 2024, quando verrà pubblicato il bilancio del club azzurro. Intanto però possiamo rifarci a quello che trapela secondo gli organi di stampa. E anche facendo due calcoli molto rapidi e sommari è evidente quanto l’affare Kim in fin dei conti sia convenuto davvero a tutti. Napoli compreso.
Kim, eredità pesante: il sudcoreano ha lasciato una plusvalenza da record al Napoli
Il gigante sudcoreano era arrivato la scorsa estate a Napoli da Istanbul, via Fenerbahce, dietro il pagamento di una clausola rescissoria dal valore di 18,05 milioni di euro, al netto di eventuali commissioni e bonus che non sono stati resi noti, e che comunque, stando alle abitudini partenopee, non avranno di certo impattato in maniera enorme sui costi dell’operazione.
All’arrivo, Kim era stato blindato con un contratto triennale. Considerando che il club di De Laurentiis è solito ammortizzare i cartellini a quote decrescenti, partendo dal 50% del valore alla prima stagione, il 30% alla seconda, il 20% alla terza e così via, al 30 giugno 2023 il costo di Kim nel bilancio azzurro ammontava dunque a poco più di 9 milioni di euro.
Per quanto riguarda la cessione, il Bayern ha pagato una clausola rescissoria che fonti italiane indicano vicina ai 48 milioni di euro, ma che per le indiscrezioni di stampa tedesche sarebbe addirittura di 57 milioni di euro. A queste cifre è evidente che la plusvalenza incassata dal Napoli dopo un solo anno sarebbe come minimo pari a poco meno di 40 milioni di euro, ma potrebbe arrivare a circa 48 milioni. Una somma molto importante, cui va aggiunto il risparmio per quanto riguarda stipendio e ammortamento, di circa 8,7 milioni di euro.
L’unica voce in perdita, in tutto questo, riguarderebbe proprio l’ingaggio del calciatore sudcoreano. Non essendo rimasto in Italia (con contestuale residenza) per due anni fiscali, non potrà infatti beneficiare del Decreto Crescita, e dunque il suo stipendio costerà al Napoli non più i 3,27 milioni inizialmente calcolati ma 4,63 milioni, con un esborso in più di praticamente 1 milione e mezzo. Un piccolo prezzo da pagare, rispetto all’incasso complessivo di 50 milioni o più che il club si è garantito.
Tecnicamente dunque la partenza di Kim rimane un colpo difficile da assorbire per la squadra azzurra. Dal punto di vista del mercato, però, anche questa trattativa resta l’ennesimo grande affare di un club che dal punto di vista gestionale non sbaglia mai un colpo. O quasi.