Non ha dimenticato il passaggio alla squadra rivale del suo ex Ds, Aurelio De Laurentiis che non le manda a dire.
Ora è il gioco delle parti. Ognuno cerca di tirare acqua al suo mulino e così se Cristiano Giuntoli ammette di essere juventino, dal canto suo il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis fa di tutto per scaldare il proprio pubblico e far capire che l’addio del direttore sportivo non è una cosa poi così pesante per la società. Il bello del calcio sta anche in questo ed in quanto a schermaglie dialettiche, siamo già a buon punto.
La stagione è ancora lontana dall’iniziare ufficialmente in campo, ci vuole più di un mese, ma quello che succede fuori dal rettangolo verde è già elemento di discussione. Uno degli artefici dello scudetto azzurro è proprio Giuntoli che ad un anno dalla scadenza del proprio contratto ha deciso di andarsene ai rivali storici della Juventus. Come l’ha presa il presidente azzurro? Vediamo.
ADL, parole al vetriolo: che bordata
Giornata di presentazioni ed annunci, quella tenutasi all’interno di una nave MSC fermata nel bellissimo porto di Napoli per accogliere giornalisti ed addetti ai lavori, per la presentazione della nuova maglia della SSC Napoli. Azzurra e con pochi ricami, è bellissima e semplice e soprattutto, dopo trentatré anni ha il tricolore sul petto. Stavolta posto al centro, perché a sinistra resta il logo del Napoli.
Inevitabile però che tra tutti i presenti, qualche giornalista volesse tentare di farsi dire qualcosina in più dal vulcanico presidente dei Partenopei e così si deve far fronte a domande di mercato, sugli obiettivi prossimi ed anche su qualcuno in particolare. Giuntoli, appunto. Un giornalista chiede a proposito delle dichiarazioni dove il manager ha affermato di essere sempre stato juventino, cosa ne sapesse De Laurentiis.
La risposta del numero uno della Filmauro e del Napoli, appunto, non si fa attendere: “Mi ha colto di sorpresa la juventinità di Giuntoli. Se l’avessi saputo me ne sarei liberato prima“.
Due colpi forti con una sola frase. Il presidente infatti parla di un essersi liberato, come se la scelta fosse dipesa da lui. Ovviamente questa volta non è andata così a causa della manovra anche scorretta, volendo, da parte dei bianconeri, ma l’intento è sempre quello. Far capire ai tifosi che possono star tranquilli perché la società va avanti senza problemi anche dopo un addio del genere.