La situazione contrattuale del calciatore invita alla riflessione la dirigenza partenopea: qualunque cosa pur di non perderlo a ‘zero’
Solamente ipotizzarlo, poco più di un mese fa, sarebbe stata pura follia. E invece, complici molteplici sfaccettature sia del mercato che soprattutto dei rapporti umani, ancor prima che professionali, hanno fatto accadere l’inverosimile.
Luciano Spalletti se n’è andato e con lui, sebbene dopo diverso tempo e al termine di un duro braccio di ferro tra il dirigente e il patron partenopeo, anche Cristiano Giuntoli ha salutato quel fantastico giocattolo che lui stesso, in prima persona, aveva contribuito a costruire.
Come se non bastasse, tornando a quelli che sono stati i protagonisti in campo di una fantastica cavalacata che ha portato al terzo scudetto della storia del club azzurro, ache Kim Min-Jae ha lasciato il club. Il Bayern Monaco ha pagato la clausola di 58 milioni garantendo al sudcoreano un ingaggio triplo rispetto a quello percepito all’ombra del Vesuvio. Incredibile ma vero. In siffatta situazione l’unica cosa che non agita i sonni dei tifosi è la ormai praticamete certa – anche se con le squadre di Premier in agguato, nulla può essere escluso – permanenza dei due pezzi da novanta per antonomasia.
Osimhen e Kvaratskhelia dovrebbero continuare a vesitre la scudettata maglia azzurra. All’orizzonte però, ecco spuntare un altro possibile ‘pericolo’. Un big, uno dei senatori, non ha ancora rinnovato il suo contratto in scadenza nel 2024. Il club avrebbe preso la sua irrevocabile decisione.
Arrivato a Napoli 7 anni fa, già capace, prima di vincere il Tricolore quest’anno, di alzare al cielo una Coppa Italia con gli azzurri all’epoca della gestione Gattuso, Piotr Zielinski è stato praticamente l’unico superstite della ‘grande epurazione’ messa in atto da Giuntoli nella scorsa sessione estiva di scambi. Quella che ha consentito al Napoli di abbassare del 70% il monte ingaggi non rinunciando alla competitività della rosa, come poi i risultati hanno abbondantemente dimostrato. Sono partiti Insigne, Mertens, Ospina, Koulibaly, Fabiàn Ruiz, ma lui è rimasto. ‘Zielinski non si tocca’, aveva lasciato intenderee il Ds. Già, ma nel frattempo il contratto del polacco si avvicina pericolosamente alla scadenza: manca un anno e potrebbe essere ‘addio a zero’.
Il club partenopeo non vuole farsi trovare impreparato di fronte a questa eventualità, e avrebbe già scelto la strada da intraprendere. Al centrocampista verrà proposto un rinnovo dell’accordo contrattuale, con probabile adeguamento dell’ingaggio, nonostante l’ex Udinese viaggi per le 30 primavere.
Qualora, per un motivo o per l’altro, non si addivenisse ad un’intesa, non verrà consentito al calciatore di arrivare a scadenza con lo status di ‘free agent’. A quel punto, fosse anche nella finestra di gennaio, Zielinski verrebbe ceduto. Non è quindi da escludere che, sebbene con un anno di ritardo, anche il centrocampista entri a far parte della numerosa schiera degli ex senatori che hanno lasciato il club azzurro.
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