Lewis Hamilton choc: il messaggio getta nel panico i tifosi del sette volte campione del mondo e della Mercedes
In Formula 1 è sempre più dominio del binomio Max Verstappen-Red Bull. Il due volte iridato, nonché leader (incontrastato) della classifica mondiale, sul circuito di casa, il Red Bull Ring di Spielberg, in Austria, ha infilato la settima vittoria su 9 Gran Premi (negli altri due ha conquistato la piazza d’onore alle spalle del compagno di box Sergio Perez).
Un successo che consente all’olandese di superare nel numero dei trionfi (42 contro 41) un mito della Formula 1 come Ayrton Senna. Ha dato incoraggianti segnali di risveglio la Ferrari: Charles Leclerc ha vinto la “il Gp degli altri” salendo sul secondo gradino del podio.
Mastica amaro, invece, l’altro ferrarista, Carlos Sainz, scivolato dal quarto al sesto posto in seguito alla penalizzazione inflittagli per track limits. Si lecca le ferite anche Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo su una pista che non gradisce particolarmente (‘solo’ due successi in 11 apparizioni) non è andato oltre un anonimo ottavo posto.
D’altra parte che sarebbe stato un altro Gran Premio di sofferenza il driver della Mercedes lo ha capito fin dalle prime tornate visto che, come comunicato via radio al ‘muretto’, faceva molta fatica a tenere in pista la sua ‘Freccia d’argento” precisando di non riuscire a farla girare come avrebbe voluto.
A completare la ‘domenica no’ del sette volte del mondo la penalizzazione irrogatagli per il mancato rispetto dei track limits in curva 10. Insomma, è stato un Gran Premio d’Austria in cui Hamilton ha ‘battagliato’ più che in pista con i suoi avversari via radio con i suoi ingegneri per la guidabilità della sua Mercedes.
Tante le sue lamentele espresse via radio al ‘muretto’ che a venti giri dal termine è intervenuto Toto Wolff, team principal della scuderia di Stoccarda (ma con sede operativa a Brackley, nel Regno Unito), per rabbonirlo, consolarlo e incitarlo a dare il massimo.
“Lewis, la macchina non è buona, lo sappiamo, per favore guidala”, l’implorazione via radio del team principal della Mercedes. Un messaggio che per certi versi riecheggia quello, sempre via radio, nel corso del Gran Premio di Imola della scorsa stagione in cui il team principal delle ‘Frecce d’argento” ha bollato la Mercedes W13 come una “macchina di mer*a” tanto da scusarsi con il sette volte iridato per non avergli messo a disposizione una monoposto alla sua altezza.
D’altra parte, neanche un fuoriclasse del volante può fare miracoli se non è supportato da una vettura all’altezza del suo talento.
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