Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi, avventura al capolinea: l’addio è ufficiale. Ecco tutti i dettagli
Chissà se Lorenzo Insigne si è pentito della sua scelta. Di questi giorni di un anno fa ‘Lorenzinho’ era già in Canada per iniziare la sua avventura nella MLS nelle file del Toronto.
Lasciava un Napoli che andava incontro a un profondo ricambio generazionale senza certezze, un autentico salto nel buio. Via, oltre al talento di Frattamaggiore, Dries Mertens, il miglior marcatore all time della storia del Napoli, Kalidou Koulibaly, tra i migliori difensori del mondo, Fabian Ruiz e David Ospina.
Al loro posto dei carneadi come il georgiano Khvicha Kvaratskhelia e il sudcoreano Kim Min-jae. Innesti che facevano storcere il naso alla critica e ai tifosi azzurri tanto che quest’ultimi già si preparavano a una stagione anonima, fatta più di amarezze che di gioie.
Invece a 12 mesi di distanza il Napoli e i napoletani si godono il terzo scudetto nella storia del club azzurro e si coccolano il georgiano, eletto miglior calciatore della Serie A 2022-23. E Insigne? Dodici mesi dopo il suo addio a Napoli e al Napoli com’è la sua situazione? Beh, è davvero un’altra storia.
Dopo l’ennesimo ko il Toronto ha esonerato il tecnico Bob Bradley nel tentativo di arrestare la deriva verso il secondo flop consecutivo. All’ex Commissario tecnico della Nazionale a stelle e strisce e padre del capitano della squadra, Michael Bradley, vecchia conoscenza del calcio italiano (ha giocato nella Roma), sono stati fatali gli ultimi due ko, contro Cincinnati per 3-0 e contro New England per 2-1.
In entrambi i match in campo c’erano anche Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi che alcune voci circolate nelle scorse settimane volevano alla testa di una fronda interna contro Bob Bradley.
Tuttavia, con un Toronto che langue al penultimo posto nella Eastern Conference della MLS, ben lontano dalla zona playoff, per effetto di uno score che recita ben 8 ko e solo 2 vittorie in 17 match, l’esonero del tecnico, come quelli del vice allenatore e del direttore tecnico Mike Sorber, era inevitabile.
La guida tecnica del Toronto al momento è stata affidata a Terry Dunfield che ricopriva il ruolo di capo allenatore dell’Under 17 alla Toronto FC Academy. Dunque, un cambio della guardia in panchina che i dirigenti del Toronto si augurano possa invertire il trend per scongiurare il bis del flop della scorsa stagione: Toronto fuori dai play off nonostante le strapagate star Bernardeschi e Insigne.
Quindi, chissà se il furetto di Frattamaggiore si mangia le mani. Dodici mesi dopo quello che era il suo Napoli è campione d’Italia mentre il Toronto annaspa nei bassifondi della MLS: quando ‘seguire il denaro’ non è sempre la scelta migliore…
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