Nonostante abbia respinto le ricchissime offerte arabe girano ancora voci su presunte dimissioni di Allegri: cosa è emerso.
Non sembrano più esserci dubbi sul fatto che Massimiliano Allegri sarà ancora l’allenatore della Juventus nella prossima stagione. Il tecnico livornese ha gentilmente declinato le ricchissime offerte provenienti dall’Arabia Saudita, preferendo proseguire la sua (seconda) avventura in bianconero.
L’obiettivo di Allegri – che ha ancora due anni di contratto con Madama a 7 milioni di euro a stagione – è riportare la Juve a lottare per lo scudetto dopo due anni di totale magra, con i tifosi bianconeri che non hanno potuto festeggiare nemmeno un trofeo.
Eppure dall’Arabia erano arrivate proposte ‘monstre’ per l’allenatore toscano. Si era infatti parlato di un triennale da 20 milioni di euro, con un ulteriore rilancio a 30 milioni di euro a stagione per tre anni. Ponti d’oro che non hanno comunque convinto Allegri, determinato a vincere questa sfida sulla panchina bianconera.
“Andarsene ora sarebbe da vigliacchi“, aveva detto proprio il tecnico della Juve subito dopo la batosta rimediata a Empoli (1-4). Una posizione che Allegri ha mantenuto anche nelle settimane successive, nonostante fosse cominciata a circolare una voce che voleva l’allenatore livornese pronto a rassegnare le dimissioni.
La separazione tra lui e la Juve sarebbe stata possibile solo in questo modo, dato che le eventuali dimissioni avrebbero consentito ai bianconeri di non dover corrispondere al tecnico lo stipendio dei prossimi due anni. Stando a quanto riportato dal giornalista Giovanni Albanese, Allegri non avrebbe mai pensato di dimettersi da tecnico della Juve.
L’unica mossa in tal senso poteva arrivare solo da John Elkann, ovvero dalla proprietà della Signora, che avrebbe dovuto sollevare Allegri dall’incarico. Tuttavia, come conferma lo stesso Albanese, nei colloqui avuti con ‘Acciughina’ la sintonia è sempre stata totale, convincendo Elkann a rinnovare la fiducia al tecnico.
D’altronde era stato il CEO della Juventus, Maurizio Scanavino, a ribadire ai microfoni di Sky Sport che Allegri “non è mai stato in discussione“. In molti sono convinti che il reale motivo che non ha portato alla separazione anticipata sia proprio quel contratto da 7 milioni di euro a stagione. La Juve deve fare i conti con un bilancio tutt’altro che roseo e non potrà nemmeno usufruire degli introiti derivanti dalla Champions. Esonerare Allegri, in questo momento, avrebbe rappresentato un costo troppo elevato per il club.
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