Il contratto sui diritti tv scadrà nel 2024. Le proposte arrivate per il nuovo bando sono lontane dalle attese della Lega di serie A.
Il calcio italiano dipende dai diritti tv negarlo vorrebbe dire mettere la polvere sotto il tappeto. In media, i ricavi delle squadre di serie A dipendono almeno per il 65% dalla vendita delle immagini del massimo campionato italiano.
L’attuale contratto triennale scadrà nel giugno 2024, le offerte arrivate per il bando presentato da Via Rosellini, sono state ritenute insoddisfacenti. La Lega di serie A credeva di poter incassare di più, per favorire gli investitori infatti, il periodo temporale massimo era passato da tre a cinque anni. Il fine era quello di dare più tempo ai pretendenti per rientrare dall’investimento.
L’accordo attuale ha garantito alla serie A 927 milioni a stagione. Nel bando presentato, la soglia minima per accettare l’offerta era stata fissata a 1,15 mld l’anno, le cifre scritte nelle buste sarebbero state molto più basse. Per questo il 30 giugno, nell’assemblea di Lega, partiranno le trattative private.
Diritti tv, De Laurentiis gela i presidenti: “Offerti meno di 600 milioni”
Sul contenuto preciso delle offerte era stato mantenuto il massimo riserbo. A rompere il silenzio ieri è stato Aurelio De Laurentiis, intervenuto a margine dell’assemblea di Assonime (Associazione per le società per azioni italiane) svoltasi a Roma.
A chi parlava di circa 600 milioni a stagione, il presidente del Napoli ha risposto secco. ”Si sapeva che le offerte sarebbero state basse”, ha spiegato all’agenzia di stampa Radiocor. “Mi dite 600 milioni? Anche meno”, ha aggiunto il produttore cinematografico. Come scrive Tuttosport, al momento le buste sono state inviate da Dazn, Sky e Mediaset. I primi due competitor sono interessati alle gare a pagamento, il Biscione parteciperà per il match da trasmettere in chiaro.
Come detto, non essendosi raggiunto il limite minimo da 1,15 mld l’anno, l’assemblea convocata per il 30 giugno, andrà a trattativa privata con i tre soggetti che hanno scritto una cifra nelle buste. Va detto che l’assemblea in primis era prevista per il 26 giugno, ma a causa delle elezioni regionali in Molise, collegio nel quale in Senato è stato eletto Claudio Lotito, tutto è stato spostato, con il voto che si terrà il 30.
Il presidente della Lazio, infatti, è uno dei cinque componenti della commissione che tratterà con i tre netowork. Del tavolo fanno parte anche De Laurentiis (Napoli), Capellini (Inter), Campoccia (Udinese) e Percassi (Atalanta). Va ricordato che anche nel bando 2021-2024 si era partiti addirittura da offerte da 300 miloni, per arrivare ai 927 milioni della firma.
Infine, se non si trovasse la quadra, resta la carta del canale della Lega. Sono infatti sei i partecipanti al bando per l’eventuale creazione del canale che dovrebbe produrre e irradiare le gare della serie A. Ipotesi questa che al momento resta la meno probabile.