Silvio Berlusconi e quel legame speciale con la città partenopea: “Sono napoletano” le parole dell’ex Premier
L’addio di Silvio Berlusconi ha scosso l’Italia intera. Ad 86 anni se n’è andato una delle figure più controverse del nostro Paese; amato da chi in lui ha visto un’ancora di salvezza in un momento storico italiano complesso ed odiato dai suoi detrattori che non hanno mai smesso di puntare il dito contro di lui, evidenziandone soprattutto gli scandali ed i processi a cui è stato sottoposto.
Di certo c’è che Berlusconi resterà un capitolo indelebile della storia italiana. Imprenditore, fondatore di Fininvest (la genitrice di Mediaset), statista e politico, creando il partito Forza Italia e guidando il Paese in più di una legislatura.
Ma anche presidente di calcio, il più vincente della storia come ha spesso sottolineato; il Milan è stata una formazione imbattibile, con 29 trofei conquistati in 31 anni di presidenza. Ben 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali ed un Mondiale per Club i trofei vinti in campo europeo, mentre in ambito nazionale 8 scudetti, una Coppa Italia e 7 Supercoppe taliane alcuni dei trofei di una bacheca immensa.
E dopo la cessione del club rossonero la scommessa del Monza sempre insieme al suo fido braccio destro Adriano Galliani, acquistato e riportato in Serie A, con l’obiettivo di regalare l’Europa al piccolo club brianzolo.
Berlusconi e quel legame speciale con Napoli
Milanese doc, Silvio Berlusconi ha sempre avuto un vero e proprio amore viscerale per Napoli. Un anno fa la sua ultima visita nella città partenopea insieme all’inseparabile compagna Marta Fascina, di Portici, comune a pochi chilometri dal capoluogo partenopeo.
E da Marechiaro, uno dei luoghi più iconici della metropoli, davanti ad uno scialatiello ai frutti di mare, vera e propria specialità culinaria della zona, ammise di essere un “un vulcano di idee come il Vesuvio, napoletano nato a Milano“.
E non è un caso che anche Francesca Pascale, la compagna prima dell’arrivo della Fascina, fosse napoletana. La città di Partenope l’ha sempre ammaliato, tanto da scrivere perfino canzoni in lingua napoletana per Mariano Apicella, amico e canzoniere dell’ex Premier che nel 2008, vinte le elezioni, decise di realizzare a Napoli la prima riunione del consiglio dei ministri. Nell’occasione tenne fede ad una promessa con il popolo partenopeo che in quel momento viva sulla sua pelle la crisi dei rifiuti.
Napoli, per Silvio Berlusconi, è significato anche legame indissolubile con Diana De Feo, la moglie di Emilio Fede partenopea purosangue. Un legame con la città ma anche con la squadra azzurra; tante le battaglie a fine anni ’90 tra il Napoli di Maradona ed il Milan degli olandesi e più recentemente, lo scorso 4 maggio, si è anche congratulato con il club del patron De Laurentiis per lo scudetto vinto.
Una città in festa, una città che se lo meritava, complimenti. Una città incredibile, i napoletani davvero se lo meritano e noi siamo tutti con loro.
Evviva, evviva, evviva! E lo dico col cuore anche io che mi sono sempre considerato un napoletano nato a Milano. Forza #Napoli!— Silvio Berlusconi (@berlusconi) May 4, 2023
E la Curva A, con uno striscione, ha voluto proprio ricordare quel legame, utilizzando, per ricordarlo, le parole dell’ex Premier, “napoletano nato a Milano”.