Molti più problemi del previsto nel Napoli campione d’Italia, nel gestire la transizione verso il prossimo anno: grane per De Laurentiis
La stagione che si è appena conclusa ha visto il Napoli trionfare con un campionato straordinario, un percorso che dodici mesi fa quasi nessuno avrebbe previsto. La vittoria del terzo scudetto della storia del club, il primo dopo 33 anni di attesa, è stata una grandissima gioia per tutta la tifoseria partenopea, che si è goduta ogni attimo della grande festa. Ma adesso, guarda con una certa preoccupazione al prossimo futuro.
Confermarsi nella prossima stagione non sarà di certo facile, al di là della grande forza dimostrata dalla squadra, suggellata oltretutto da un grande vantaggio in classifica. Innanzitutto, alla guida della rosa non ci sarà Luciano Spalletti, tra gli artefici primari della grande impresa. Il tecnico toscano, nonostante la società volesse esercitare l’opzione di rinnovo automatico, non se l’è sentita di proseguire, non sapendo se avrebbe avuto la forza di dare quanto sarebbe servito per proseguire nello splendido percorso maturato. E ora, il Napoli è alla ricerca di un nuovo allenatore. Ma non è l’unico grattacapo per De Laurentiis.
Anche il direttore sportivo, Cristiano Giuntoli, vuole andare via. Il dirigente è in parola con la Juventus, De Laurentiis non intende lasciarlo andare ma la frattura definitiva è dietro l’angolo. Al punto che si ipotizza, per la prossima stagione, che le mansioni operative sul mercato saranno svolte da Micheli e Mantovani, finora a capo del gruppo scouting. E ci saranno da sciogliere anche dei nodi relativi alla permanenza dei giocatori più importanti della rosa: è molto difficile che restino tutti.
Il problema più grande in questo momento è quello dell’allenatore. De Laurentiis ha parlato di circa 40 nomi nel suo radar e che una decisione definitiva sarà annunciata entro fine mese. Ma fin qui, diverse candidature sono già sfumate.
L’ultima, in ordine di tempo, quella di Paulo Sousa, che ha annunciato che resterà alla Salernitana. In precedenza, niente da fare anche per Italiano, che rimarrà alla Fiorentina, ma anche per Luis Enrique, Nagelsmann e altri nomi, non convinti dalla proposta, in termini economici e di progetto, da parte del presidente azzurro. Una incognita simile sulla panchina di una squadra campione d’Italia in carica, a memoria, non si era praticamente mai verificata. Il rebus sul prossimo allenatore si fa sempre più intricato.
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