L’ex presidente del consiglio, nonchè trentennale presidente del Milan, è stato al centro di un curioso retroscena che coinvolge Maradona
Non è un giorno qualunque. Non potrà mai essere ricordato come tale. La mattinata del 12 giugno 2023 è stata squarciata da una notizia che ha destato l’attenzione e la profonda emozione tanto del mondo della politica quanto di quello dello sport. Per non parlare dell’animo di tutti i cittadini italiani. A prescidere dall’orientamento politico, morale, sociale e calcistico. Silvio Berlusconi è morto. Ricoverato da tre giorni all’ospedale San Raffaele di Milano per una serie di controlli connessi con la sua malattia (una leucemia mielomonocitica cronica che aveva fatto insorgere anche una grave polmomite), il Cavaliere non ce l’ha fatta. Si è spento all’età di 86 anni uno dei personaggi più influenti e discussi degli ultimi 60 anni di storia italiana.
Imprenditore di successo, figura centrale e rivoluzionaria del calcio italiano e non solo, politico tra i più divisivi della moderna democrazia, Berlusconi non ha mai smesso di coltivare le sue passioni. Lottando strenuamente contro i suoi oppositori e difendendo le sue scelte, le sue convinzioni, le sue prese di posizioni talvolta ‘scomode’. Incapace di rassegnarsi ad un ruolo marginale, tanto nella politica quanto nel calcio, la sua figura ha segnato profondamente, forse più di chiunque altro, la storia del nostro Paese. Per lo meno dalla fine della Prima Repubblica, almeno limitatamente all’impegno istituzionale per cui ha continuato a farsi portavoce fino alla fine dei suoi giorni.
In questa sede vogliamo ricordare il Berlusconi uomo di sport, il ‘presidente più vincente della storia del calcio‘, come ha amato autoproclamarsi in diverse occasioni. Il suo Milan ha segnato un’epoca, fungendo da esempio e modello da seguire per tutto il calcio italiano. Nessun traguardo è stato mai precluso al Berlusconi presidente: quasi tutti i più grandi campioni hanno attraversato il suo club, la sua creatura vincente. Già, quasi tutti. Tranne uno.
Silvio Berlusconi, l’incredibile retroscena su Diego Maradona
C’è stato un tempo in cui l’onnipotenza calcistica del Presidente non ha avuto confini, non ha avuto limiti. I successi del Milan sono stati il risultato di un’ambizione sfrenata e di una capacità imprenditoriale oggettivamente fuori dal comune. Eppure, quello che ancora è considerato da molti il più grande giocatore di tutti i tempi, tale Diego Armando Maradona, non ha mai vestito la maglia rossonera. Perchè? Potrebbe chiedersi qualcuno, a 30 anni di distanza. La spiegazione, tanto autentiva quanto condivisibile da parte degli amanti del ‘calcio di una volta’, è stata fornita poche settimane fa dallo stesso protagonista.
“Maradona è un grande rimpianto personale, ma parlandoci mi accorsi che lui era Napoli, era il simbolo e la bandiera del più grande Napoli della storia” ha dichiarato il Cavaliere in un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’ nell’aprile del 2023. “Le bandiere non si comprano. E non si spostano. Acquistarlo sarebbe stato come prendere il cuore di una città intera e trasferirlo a Milano. Sarebbe stato ingiusto. Lo stesso Diego condivideva questa mia valutazione”.