Classifica stravolta dalla penalizzazione dei bianconeri: il club non ci sta e prova a far sentire la propria voce
Talvolta il percorso di una squadra viene stravolto a causa di decisioni presi da giudici per punire azioni non corrette. La classifica è stata stravolta dalla penalizzazione ma il club bianconero non vuole mollare.
Non solamente manovre sui stipendi, come nel caso della Juventus. I comportamenti illeciti compiuti da una dirigenza che possono portare alla penalizzazione sono vari. Rilevanti sono anche le tempistiche. Difatti, dei ritardi possono pesare in maniera importante sui propri risultati.
I bianconeri non vogliono mollare: nuovo ricorso
Diverse squadre hanno nel corso degli anni dovuto far fronte a una penalizzazione. Tuttavia, non tutte hanno visto la propria posizione cambiare in maniera rilevante o vedersi estromessi da qualcosa conquistato sul campo a causa di una decisione di un giudice. Quest’anno questo si è verificato in Serie A, dove a causa di una gestione non conforme alla norma la Juventus si è vista strappare dalle mani la qualificazione alla prossima Champions League. La squadra di Massimiliano Allegri è comunque riuscita ad assicurarsi un posto in una competizione europea, ossia la Conference League. Tuttavia, non è ancora chiaro se l’équipe torinese giocherà il torneo, visto che la UEFA potrebbe decidere di punire il comportamento della società estromettendoli dalle Coppe.
Da una squadra bianconera a un’altra… In Toscana non va meglio al Siena, anzi. I due punti di penalizzazione, ricevuti a causa del mancato versamento, entro il termine previsto, ossia 16 febbraio 2023, delle ritenute Irpef relative al periodo novembre 2021-agosto 2022 e la mensilità di ottobre 2021, hanno privato la squadra di Guido Pagliuca dei play-off di Serie C. Dopo che il ricorso presentato alla Corte Federale è stato respinto, i bianconeri hanno deciso di effettuarne un altro presso il Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni.
Nel comunicato diffuso dal Comitato si può leggere la richiesta del club che non riguarda solamente la penalizzazione ma anche l’inibizione del presidente della società toscana, ossia l’ingegnere Emiliano Montanari, che, come riporta La Nazione, salvo colpi di scena sarà alla guida dell’ACR Siena anche per la prossima stagione. Ciononostante, il patron toscano dovrà prima fare i conti con il divieto imposto che dovrebbe tenerlo lontano per tre mesi. I tifosi attendono, dunque, di scoprire se ci saranno cambiamenti o se il Collegio ribadirà quanto sentenziato antecedentemente.