Il tecnico neo Campione d’Italia resterà fermo un anno ma è pronto a tornare in pista nel 2024: ecco la nuova sfida
È arrivato, ha incantanto, ha vinto e se n’è andato. Fosse stato per lui forse sarebbe rimasto ancora per molti anni in una città che lo ha ricoperto d’amore, e che resterà per sempre impressa nella sua memoria. Anzi, addirittura marchiata a fuoco sulla pelle, come il tatuaggio celebrativo dello scudetto sta a dimostrare. Purtroppo per il popolo napoletano, che già sognava l’apertura di un ciclo vincente di successi, il matrimonio tra Luciano Spalletti il club azzurro è finito prima del previsto. Strozzando un po’in gola l’urlo di gioia del tricolore.
Si fanno già tantissime ipotesi sul possibile futuro dell’allenatore di Certaldo, accostato anche – in un acrobatico esercizio di fantasia – alla Juventus, dove avrebbe preso il posto di Allegri. La sensazione prevalente però è che lo stratega ex Roma e Inter possa prendersi un anno di pausa dopo la cavalcata trionfale della stagione appena conclusa. L’obiettivo è godersi il meritato successo, riguadagnare del tempo in famiglia nella terra a lui più cara, e poi tornare in pista. Più carico che mai. Se venissero confermate le indiscreizoni degli ultimi giorni, la prossima sfida sarà la madre di tutte le scommesse.
Spalletti si tinge di un azzurro ‘diverso’: la suggestiva ipotesi
Quello che ha lasciato Napoli e il Napoli nell’esperienza di Spalletti all’ombra del Vesuvio è talmente forte, talmente intenso, che non è da escludere che l’allenatore possa sì tornare ad allenare tra 12 mesi, ma che possa farlo solo per una rappresentativa nazionale. O al limite accettando l’incarico per un club ma all’estero. Una frontiera già esperita congrande successo nella sua avventura allo Zenit San Pietroburgo.
Relativamente all’idea di mettersi a fare il Ct, tra poco più di un anno si gioca l’Europeo del 2024, che vedrà l’Italia – qualificazione permettendo – giocarsi le sue carte con Roberto Mancini alla guida. Dopo la kermesse però, il ‘Mancio’ dovrebbe lasciare. Ecco spuntare la suggestiva ipotesi.
L’azzurro nel destino. Ma stavolta con una tinta più tendente al blu. Spalletti potrebbe essere perfetto, anche come continuità tattica, per prendere il posto dell’attuale selezionatore italiano. La sua candidatura, che per ora resta sul piano dei desideri, senza alcun contatto reale col presidente federale Gravina, sarebbe apprezzata da tutti gli addetti ai lavori, nonchè dai tifosi stessi. Spalletti ha staccato da sè la scomoda etichetta di eterno secondo, ed è pronto a far salire anche l’Italia sul tetto del mondo. Del resto sul braccio destro c’è posto per un altro tatuaggio…