La Juventus sta, già a partire dalla fine della stagione 2022/23, pensando a come ripartire in vista del futuro: ecco cosa sta accadendo in queste ore.
La Juventus sta pensando a come ripartire in vista delle prossime stagione che si avvicenderanno di anno in anno. Archiviata la questione della Giustizia Sportiva, con la penalizzazione in campionato e l’ammenda, il club bianconero sta già riprogettando. Massimiliano Allegri è confermato sulla panchina, ma sono nel mentre arrivate anche altre novità.
La Juventus, quindi, dopo una stagione passata tra alti e bassi, vuole adesso ripartire. E per farlo sta ragionando in ottica calciomercato e non solo. Per l’occasione quest’oggi sono arrivati gli ultimi aggiornamenti anche dai piani alti della società.
Maurizio Scanavino, il CEO dei bianconeri ha riferito a ‘Sky Sport’: “Massimiliano Allegri non è mai stato in discussione, con lui c’è totale condivisione degli scenari futuri. Non sono mancati i momenti di confronto, anche accesi seppur rari, ma sempre con la volontà di critica costruttiva, con la volontà di fare il meglio per la squadra e per la società”. Ma sono arrivate anche altre novità: ecco di cosa si tratta.
Juventus, le novità delle ultime ore in merito al futuro: si parla di resa e minacce
Secondo quanto riferito da ‘Tuttosport’ per la Juventus si è trattata di una resa nei confronti della UEFA. Il quotidiano sportivo ha infatti titolato: “La resa a Ceferin: ‘Minacce UEFA’“. Perché nelle ultime ore è arrivata appunto la notizia di un’uscita della Vecchia Signora dalla Superlega. Progetto a cui di fatto era rimasta legata solamente la Juve, tra le italiane, insieme a Barcellona e Real Madrid.
La Juventus, ora come ora, rischia ancora una possibile esclusione da parte proprio della UEFA dalle competizioni europee per le prossime stagioni. Non è quindi certo che possa giocare in Conference League, in cui si è qualificata grazie alla 7^ posizione in classifica di Serie A.
Sempre a ‘Sky Sport’, a questo proposito, Scanavino ha dichiarato: “La rinuncia alla Superlega non è dovuta alla possibile decisione della UEFA. Le due cose sono totalmente scorrelate. Da una parte c’è il progetto Superlega per il quale è stata inviata una comunicazione formale a Real e Barcellona che può portare all’uscita dal progetto, dall’altra parte c’è l’UEFA con un’indagine in corso”.