Resta incerta la posizione di Massimiliano Allegri: la dirigenza bianconera si starebbe muovendo su un poker di nomi
Folkloristica o no – citando la definizione che lo stesso Allegri diede dell’annata bianconera – la stagione della Juve resta deludente.
Il tecnico toscano, nelle interviste seguite all’ultima gara di campionato contro l’Udinese, ha sottolineato come la squadra abbia raggiunto le semifinali in Coppa Italia e in Europa League. E come in Serie A, al netto di una penalizzazione che ha prodotto delle conseguenze nefaste non solo in stretti termini di punti tolti – si sia raggiunto il terzo posto. Che sarebbe stato più che sufficiente per approdare in Champions League. Troppo poco però, se ti chiami Juventus.
Ecco che allora, nonostante un bilancio già sanguinante e con la necessità di rivedere i costi al ribasso, anche un esonero di Allegri – che ha un contratto da 7 milioni netti l’anno fino al 2025 – può e deve essere preso in considerazione. Sebbene comporterebbe una difficoltà non indifferente dal punto di vista della gestione economica. Il secondo mandato dell’allievo prediletto di Giovanni Galeone è stato un autentico fallimento.
Nessun trofeo messo in bacheca in due differenti stagioni e diverse delusioni maturate sul campo. La fase a gironi della Champions 2022/23, con 5 sconfitte in 6 gare, è stata indicata perfino dal discusso allenatore toscano come momento in cui si sarebbe potuto e dovuto fare meglio.
Allegri traballa, la dirigenza sfoglia la margherita per la successione
“Ci sono stati contatti diretti con questi tre allenatori, anche se questo non significa che siano state fatte proposte contrattuali“. La bomba sul post Allegri è stata lanciata in diretta, ai microfoni di TeleLombardia, da Luca Momblano, giornalista da sempre molto vicino agli affari di casa Juve.
Ma chi sono questi tre profili, ai quali bisognerebbe comunque aggiungere un quarto nome misterioso che però Momblano non nomina, che sarebbero in lizza per la prestigiosa panchina? Uno, forse il favorito per i suoi trascorsi in maglia Juve, è Igor Tudor, l’attuale tecnico del Marsiglia. Protagonista di un’ottima stagione alla guida del club transalpino, il croato è insidiato da due giovani rampanti già ammirati in Serie A.
Stiamo parlando di Vincenzo Italiano e di Thiago Motta, tecnici rispettivamente di Fiorentina e Bologna. Il primo, addirittura accostato al Napoli per il post Spalletti, scioglierà le risereve sul suo futuro solo dopo l’attesissima finale di Conference League prevista il 7giugno. L’altro, già avvicinato alle due milanesi nei periodi bui intercorsi tra la ripresa del campionato e i quarti di finale di Champions, pare adesso possa e voglia restare a Bologna.
Il quarto nome, quello avvolto dal mistero, potrebbe essere Raffaele Palladino, già artefice del miracolo Monza, la cui candidatura prende sempre più quota. Anche nella classifica di gradimento dei tifosi bianconeri.