La festa del Napoli per lo scudetto rischia di diventare un caso per l’imminente weekend, la società campana è in difficoltà per l’evento.
Una situazione che diventa paradossale, considerando come già da un mese circa era stata annunciata la volontà di festeggiare in vista dell’ultima gara del campionato. Contro la Sampdoria la passerella finale avrà degli stravolgimenti importanti.
Il 4 giugno era la data segnata da tanti tifosi del Napoli sul calendario, dopo la terza conquista dello scudetto. Una data di festa che si avvicina, ben consapevoli come sul piano sportivo serviva solamente fare presenza o poco più. La gara contro la Sampdoria è un testa-coda, l’ultima gara di Fabio Quagliarella al “Maradona” ma anche dei protagonisti campani come Luciano Spalletti e probabilmente Cristiano Giuntoli.
Sarà però una festa con qualche problema o comunque molto lontana rispetto a quella già pregustata dai tifosi. Il club si trova in difficoltà, ci sono tanti dubbi e perplessità che sono emerse nelle scorse ore a far preoccupare i tifosi.
Festa Napoli con cambio in corsa, i motivi
Tutto quanto era stato pensato è stato stravolto, la festa del Napoli sarà ben diversa da quella festa del popolo che tutti immaginavano con una città in festa dalla giornata di domenica sino a tutta la notte e l’alba del giorno successivo. Come riporta il Mattino, club e Comune sono in contrasto, l’amministrazione non ha accettato il dietrofront della società sulla parte più ludica e spettacolare che era stata già prevista.
Molti artisti seguiranno così il Napoli a casa o allo stadio, che sarà l’unico luogo dove saranno concentrate le attività principali. Niente palchi nelle piazze principali delle città, solo maxi schermi e sessanta mila spettatori allo stadio “Maradona”, qualcosa che era imprevisto e di fatto blocca il clima di festa, limitandolo di fatto a luoghi più concentrici. Il sindaco Gaetano Manfredi non è per nulla contento di questa vicenda: “In città abbiamo già festeggiato con mezzo milione di persone in strada e non ci sono stati incidenti a Napoli, non solo abbiamo festeggiato bene ma abbiamo anche dimostrato ad altri di essere i migliori”.
Messaggio nemmeno troppo velato, dunque, per il primo cittadino che non ha digerito le ultime decisioni. De Laurentiis avrebbe cestinato il progetto originario dopo la garanzia della diretta domenicale su Rai 2, che dividerà il tutto tra 90° minuto e Domenica Sportiva, l’organizzazione è sua ma Comune, Città Metropolitana e Regione hanno investito oltre un milione di euro. Il caso è destinato a far discutere.