Nemmeno il tempo di festeggiare il raggiungimento dell’obiettivo stagionale, che subito il club fa i conti col possibile addio del tecnico
Se non fosse che ogni situazione ha la sua specificità, e che le volontà personali sono mosse da molteplici motivazioni differenti, potremmo dire che Luciano Spalletti ha lanciato una moda: quella di andar via dal club dove si è appena vinto. O dove comunque si è raggiunto l’obiettivo stagionale prefissato. Dove gli stessi tifosi ti celebrano come un eroe, e nel quale si è creata un’ottima sintonia tecnica ed umana col gruppo, conditio sine qua non del buon esito dell’annata.
Succede così che una matricola della nostra Serie A, che proprio nell’ultima giornata disputata ha festggiato sul campo l’agognata salvezza, potrebbe veder partire il suo condottiero. Indiscrezioni sempre più frequenti, curiosamente immediatamente successive all’obiettivo raggiunto, vorrebbero il tecnico riprendere laddove tutto è iniziato. Dalla cadetteria. Da un club che si sta separando dal suo tecnico. Una società dalle grande ambizioni, che l’anno prossimo non può fallire l’obierttivo Playoff.
Già in odore di una rivoluzione che dovrebbe comportare anche la partenza del Ds, il sodalizio toscano punta sull’allenatore toscano per realizzare i suoi propositi di Serie A.
Dalla salvezza alla B, ecco l’erede di Luca D’Angelo
Richiamato in fretta e furia dopo il quasi miracolo promozione dello scorso anno – la squadra aveva iniziato la stagione agli ordini di Rolando Maran, che aveva raccolto appena due punti dopo sei giornate – Luca D’Angelo ha fallito l’accesso ai Playoff. Protagonista di una grande rimonta, poi arrestatasi, il Pisa non è riuscito a qualificarsi per la post season. Il patron Alexander Knaster vuole azzerare tutto e puntare in alto: Marco Baroni sarebbe stato individuato come l’uomo giusto dal quale ripartire di slancio.
L’ex difensore, tra gli altri, di Roma e Napoli, è del resto un vero giramondo delle panchine. Dopo aver allenato praticamente in tutta Italia, il fiorentino sembrava aver trovato la sua dimensione in Salento, dove ha raggiunto un’importante promozione in A, suggellata dalla salvezza conquistata con un turno d’anticipo nella stagione in corso. Tra le altre cose il Lecce, risucchiato nelle zone calde solo nelle ultime settimane, si era reso protagonista di un cammino relativamente tranquillo, con un buon margine di vantaggio sulle terzultime.
Le capacità di Baroni, già ammirate da vicino nel campionato di B dello scorso anno, non sono passate inosservate. Che possa essere davvero lui l’uomo giusto per riportare i nerazzurri toscani in Serie A?