Uno scandalo di proporzioni internazionali. Otto calciatori sono stati messi fuori rosa: sono accusati di aver truccato le partite.
C’è una nazione, nel mondo, che vive per il calcio, che è considerata non a torto la patria del pallone, perché è qui che i più grandi talenti sono nati e hanno scritto pagine di storia incredibili dello sport più popolare.
Eppure, parliamo del Brasile, è proprio qui che spesso si consumano gli scandali più impensabili, che prendono forma gli episodi più controversi, è qui che la passione e l’euforia spesso superano i limiti della legalità. Questa volta, però, non parliamo di intemperanze da parte di tifosi esagitati, di sostenitori che prendono a pugni i calciatori, oppure di violenze sugli spalti. Questa volta sono i calciatori, secondo la stampa brasiliana, a contribuire a scrivere una delle pagine più nere degli ultimi anni. Siamo di fronte, secondo i giornalisti locali, alla creazione di una vera e propria cellula criminale che aveva lo scopo di alterare i risultati delle partite.
In questa “organizzazione” sono presto entrati a far parte, inevitabilmente, anche alcuni calciatori di prima divisione. Erano loro, impegnati direttamente in campo, ad essere il tramite, la certezza, per modificare volutamente l’andamento delle partite.
Veniamo ai fatti: le autorità brasiliane hanno arrestato, martedì scorso, tre persone accusate di far parte di una cellulare criminale che manipolava i risultati delle partite di calcio in Brasile, tra cui alcuni calciatori del Brasileirão, la prima divisione del campionato.
In un’operazione ordinata da un giudice nello stato centrale di Goiás, la polizia e il Pubblico Ministero hanno effettuato anche irruzioni in 16 comuni di sei diversi stati brasiliani. Le autorità non hanno identificato gli arrestati nella cosiddetta Operazione Pena Máxima II, ma la stampa afferma che uno degli obiettivi, da subito, sarebbe stato il difensore Victor Ramos, attualmente in forza alla Chapecoense, ma che ha giocato per club come Palmeiras, Vasco da Gama e Vitória , così come per il club messicano Monterrey.
Secondo la dichiarazione del Pubblico Ministero, ci sono indicazioni che l’organizzazione criminale abbia manipolato i risultati di almeno cinque partite del campionato di prima divisione brasiliano nel 2022, nonché di altre cinque partite nei tornei regionali. Secondo i responsabili delle indagini, i criminali avrebbero offerto fino a 100.000 reais (circa 18.000 euro) ai calciatori disposti a provare a manipolare il risultato di alcune partite. L’obiettivo era avvantaggiare i membri dell’organizzazione che scommettevano su piattaforme online.
Otto giocatori del Brasileirão accusati di aver truccato partite
L’operazione di questo martedì ne segue un’altra, di qualche settimana fa, che ha scoperto diversi sospettati intenti ad alterare una partita nel campionato di seconda divisione brasiliano, nel 2022.
Le persone coinvolte sono il difensore Pedrinho e il centrocampista ecuadoriano Bryan García (Athletico-PR), il difensore Vitor Mendes (Fluminense), i centrocampisti Richard (Cruzeiro) e Nino Paraíba (América-MG). Oltre a questi, il difensore centrale Eduardo Bauermann, del Santos, era stato rimosso martedì dopo essere stato incriminato dal Pubblico Ministero di Goiás per presunto reato legato alla frode nei risultati sportivi.
Il Coritiba ha rimosso dalla squadra il centrocampista uruguaiano Jesús Trindade e l’attaccante Alef Manga per la partita di questo giovedì contro il Vasco da Gama, dopo che i loro nomi sono apparsi su un elenco di scommettitori pubblicato dal quotidiano O Globo. A loro si aggiunge il centrale argentino Kevin Lomónaco, del Red Bull Bragantino, che non si allena con il club del San Paolo da metà aprile.