Il Napoli lavora per il dopo Spalletti: la data giusta per l’annuncio del nuovo tecnico potrebbe essere l’8 giugno.
Il conto alla rovescia può cominciare. Mancava l’ufficialità e di fatto è arrivata con la ‘doppietta’ De Laurentiis-Spalletti tra il 28 e il 29 maggio. Il tecnico di Certaldo non sarà più l’allenatore del Napoli.
Una scelta personale, motivata dalla stanchezza, dalla volontà di riavvicinarsi alla famiglia e dal ‘troppo amore’. Al di là delle spiegazioni fornite dai diretti interessati, quello che più interessa ai tifosi azzurri adesso è conoscere il nome del tecnico che proseguirà il grande lavoro di mister Spalletti. Un annuncio che potrebbe slittare di qualche giorno rispetto alle previsioni.
4 o 5 giugno? Possibile, ma non sicuro. Chi ipotizza la volontà da parte del presidente De Laurentiis di dare l’annuncio già durante la grande festa del Maradona, o al massimo il giorno dopo, per non togliere i riflettori da mister Luciano, potrebbe sbagliarsi. Certo, dovessero concretizzarsi alcuni dei nomi che si stanno facendo, non è da escludere che l’annuncio arrivi presto.
I vari Rafa Benitez e Luis Enrique sono tecnici al momento liberi, e potrebbero trovare un accordo con il numero uno azzurro da un giorno all’altro. Ma da quanto trapela nelle ultime ore i loro nomi non sono al momento i più caldi. Anzi, un nome molto gradito a DeLa avrebbe sorpassato tutti. E dovesse essere lui il prescelto, l’annuncio non potrebbe arrivare prima dell’8 giugno.
Napoli, il nuovo tecnico sarà lui: l’annuncio arriverà l’8 giugno
Se il successore di Luciano Spalletti non sarà uno dei due spagnoli, il portoghese Conceição, Thiago Motta, Gasperini o un altro dei nomi finora circolati, con tutta probabilità dovremo aspettare qualche giorno per avere l’annuncio dell’erede sulla panchina del Napoli. E a quel punto avremmo davvero pochi dubbi su chi sarà il protagonista dell’annuncio più atteso della recente storia azzurra.
Il nome giusto potrebbe essere quello di Vincenzo Italiano, uno dei pupilli di ADL fin dai tempi dello Spezia. Il suo calcio propositivo è in linea con i principi spallettiani, è sicuramente un allenatore ‘affamato’ e andrebbe in continuità con il lavoro fatto dal tecnico di Certaldo. Magari non avrà l’esperienza di un Luis Enrique, ma non è detto che avere un curriculum importante possa essere garanzia di successi.
Ma per quale motivo dovremmo aspettare fino all’8 giugno? Semplicemente perché il 7 giugno Italiano sarà impegnato nella partita più importante della sua carriera: la finale di Conference League di Praga contro il West Ham. Immaginare che possa annunciare prima di allora il suo addio alla Fiorentina sarebbe obiettivamente inopportuno, ingiusto e anche piuttosto sgradevole.
Insomma, fino al 7 Italiano rimarrà sicuramente il tecnico della Viola. Dall’8 giugno in poi può succedere di tutto e, considerando i buoni rapporti tra De Laurentiis e Commisso, non è da escludere che si possa trovare un accordo per liberare l’allenatore e permettergli di fare il meritato salto di qualità. Con la speranza che possa non rivelarsi un salto nel vuoto.