La situazione in casa Toronto si sta facendo ogni giorno più incandescente e stavolta a finire nell’occhio del ciclone è Lorenzo Insigne. L’ex attaccante del Napoli è finito nel mirino della critica insieme all’altro italiano in rosa, vale a dire Federico Bernardeschi.
Nonostante una rosa di altissimo profilo e degli investimenti davvero di primo ordine, il Toronto non è riuscito a risollevarsi dalle paludi delle ultime posizioni in classifica. Ed i risultati sportivi scadenti potrebbero essere l’ultimo dei problemi, paradossalmente. Il giornale “The Athletic” ha fatto una inchiesta su questa squadra ed il quadro che ne è venuto fuori è davvero incredibile. Al centro della polemica ci è finito Lorenzo Insigne insieme a Federico Bernardeschi. Andiamo a ricostruire cosa è accaduto.
Toronto, caos per Lorenzo Insigne
Nella giornata di lunedì, secondo questa inchiesta, un gruppo di veterani, guidato per l’appunto da Insigne e Bernardeschi, si è riunito in teleconferenza. Il tema centrale riguardava la figura dell’allenatore e direttore sportivo Bradley, a loro avviso da esonerare. La posizione di Bernardeschi è stata poi resa pubblica dallo stesso calciatore, che in diretta tv ha, di fatto, chiesto l’allontanamento del tecnico.
L’ambiente è totalmente fratturato, dal momento che i due italiani vengono considerati come dei privilegiati dal club, pur non rendendo in campo secondo le aspettative di tutti. Come se non bastasse, i rapporti sarebbero in crisi anche tra gli stessi ex compagni di Nazionale. Bernardeschi, infatti, non ha gradito la scelta del club di affidare la fascia di capitano ad Insigne quando Bradley ed Osorio erano fuori. Inoltre, ha anche chiesto un aumento di stipendio per arrivare a quello guadagnato da Lorenzo “Il Magnifico”. A fare da collante, però, tra i due ci sarebbe l’antipatia nei confronti dell’allenatore Bradley (padre del capitano).
Lorenzo minaccia l’addio al Toronto
L’odio nei confronti del tecnico è tale che lo scorso anno Insigne avrebbe addirittura minacciato di non presentarsi in ritiro nel caso in cui Bradley fosse rimasto sulla panchina del Toronto. La situazione è evidentemente rientrata ma solo per poco tempo, per poi esplodere, più potente di prima, adesso.