Per il momento parliamo di un incubo vissuto dai tifosi. Carte alla mano, per la Juve non si può escludere la massima penalizzazione.
Per la Vecchia Signora ormai, la lettura più frequente è diventata quella dei codici della giustizia sportiva. Entro lunedì 22 maggio infatti, dovrebbe arrivare la nuova penalizzazione ad esito del processo “ter” sulle plusvalenze da celebrarsi davanti la Corte d’Appello Federale. Il Collegio di Garanzia lo scorso 20 aprile ha annullato la pronuncia che in secondo grado aveva inflitto 15 punti di penalità ai bianconeri. Ora la corte di II grado dovrà calibrare la sanzione, computando in particolare l’apporto dato dai dirigenti senza potere di firma.
La sensazione è che si vada verso una penalizzazione tra i 10 e i 12 punti, ma a far tremare i polsi alla Juventus è il filone riguardante gli stipendi. Il deferimento è giunto venerdì 19 maggio. Vediamo cosa potrebbe accadere.
Se la penalizzazione per il processo plusvalenze verrà certamente scontata in questa stagione, con probabilissimo addio alla Champions League, la possibile sanzione inerente il fascicolo stipendi deve ancora avere una collocazione temporale certa.
Il procuratore federale, Giuseppe Chinè, venerdì scorso ha deferito la Juventus per responsabilità diretta e oggettiva, articolo 6 del Codice di Giustizia Sportiva.
Alla sbarra l’ex presidente Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved, l’ex ds Fabio Paratici e il suo erede Federico Cherubini. Chiamati a rispondere della violazione dell’articolo 4-1, quello della slealtà sportiva, anche Giovanni Manna (era direttore sportivo della Under 23), Paolo Morganti (Head of Football Operations) e Stefano Braghin (all’epoca dei fatti direttore del settore giovanile).
Come riporta calciomercato.it, il giornalista Marcello Chirico avrebbe anticipato la possibile richiesta del procuratore federale, Giuseppe Chinè, durante il dibattimento sugli stipendi. L’accusa potrebbe addirittura chiedere la retrocessione in serie B. Ovviamente, se tutti i tre gradi di giustizia sportiva non dovessero chiudersi entro il 30 giugno, la pena verrebbe scontata nella prossima stagione sportiva.
Ricordiamo che i fatti oggetto d’indagine riguardano i bilanci 2019-2020 e 2020-2021, il biennio Covid per intenderci. La violazione principale consisterebbe nel mancato deposito presso la Lega. si legge nel deferimento, “degli accordi economici di integrazione ovvero di recupero di 3 delle 4 mensilità rinunciate (aprile, maggio, giugno 2020) già conclusi con i medesimi calciatori (21 in tutto) e con l’allenatore (Maurizio Sarri, ndr), nella consapevolezza che gli accordi economici contenenti le integrazioni stipendiali per il recupero delle mensilità rinunciate sarebbero stati depositati dopo il 30.6.2020, ovvero dopo la chiusura dell’esercizio contabile al 30.06.2020, come poi effettivamente accaduto”.
Tornando al pericolo annunciato da Chirico, una Juve senza coppe e fortemente penalizzata in serie A, dovrebbe cedere uno dei suoi pezzi pregiati. In prima fila ci sarebbe il cartellino di Dusan Vlahovic. Il giocatore, 23 anni compiuti il 28 gennaio, pagato oltre 80 milioni alla Fiorentina nel gennaio 2022, ha un contratto fino al 2026 da 7 milioni netti a stagione.
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