Clamorose e inattese dimissioni in arrivo. Il rapporto è ormai degenerato. Ecco, nel dettaglio, cosa sta succedendo
Ci si avvicina sempre di più all’appuntamento cerchiato in rosso sul calendario dai tifosi azzurri: la mega festa, che avrà il suo fulcro a Piazza Plebiscito, per il terzo scudetto nella storia del Napoli.
Ancora non c’è nulla di ufficiale in merito alla scaletta di quello che si preannuncia come un evento da raccontare ai nipotini. Eppure, filtrano, dagli ambienti vicini all’amministrazione comunale che è alla guida della macchina organizzatrice, alcune indiscrezioni.
Innanzitutto, per far sentire partecipi i milioni di tifosi sparsi per il mondo, ci sarà la diretta della Rai mentre una troupe della casa di produzione cinematografica di De Laurentiis riprenderà alcune sequenze per inserirle in un documentario sul terzo tricolore del Napoli.
Entusiasmo alle stelle in città, eppure sulla grande festa per il terzo scudetto, in programma il 4 giugno, si allunga l’ombra di inattese dimissioni. Infatti, come si legge nel tweet di Ilario Di Giovambattista, Direttore editoriale di Radioradio, “il rapporto con il Presidente è degenerato. Persone molto vicine mi dicono sia quasi irrecuperabile“.
L’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina azzurra è davvero ai titoli di coda. Il tecnico di Certaldo ha smesso di sfogliare la margherita optando per il divorzio dal club che ha guidato alla conquista del terzo scudetto della sua storia.
Non è, dunque, rientrata la crisi tra il tecnico toscano e il patron azzurro. La cena della scorsa settimana sembrava aver appianato le loro divergenze in merito alla modalità, una fredda e burocratica Pec, con la quale il Napoli ha comunicato a Spalletti l’attivazione della clausola unilaterale di proroga del suo contratto. Una modalità che il tecnico toscano non ha affatto gradito tanto da non nascondere un certo fastidio.
Poi, come un fulmine a ciel sereno, è calato il gelo tra i due. Evidentemente durante la suddetta cena è stata siglata solo una momentanea tregua, non la pace come si auguravano tutti i tifosi. D’altronde, che il rapporto tra Spalletti e il patron azzurro si sia ormai deteriorato è dimostrato dall’assenza del tecnico toscano alla conferenza stampa di presentazione del ritiro estivo del Napoli scudettato a Dimaro, in Val di Sole, con De Laurentiis che ha invitato i giornalisti convenuti a limitarsi a domande di carattere calcistico.
Ed è proprio il patron azzurro a dare il colpo di grazia alle speranze di una retromarcia da parte di Spalletti: a margine della presentazione della medaglia commemorativa per il tricolore nella sede della Zecca di Stato, intercettato dai giornalisti, De Laurentiis ha rimarcato che “non devi mai tarpare le ali a nessuno come nessuno deve farlo con me. La cosa importante è essere grati a chi ti ha dato e a chi ha ricevuto”. Parole che suonano come un addio al tecnico di Certaldo. Insomma, Spalletti e De Laurentiis, c’eravamo tanto amati…
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