La Juve è in pole position, si può fare. L’obiettivo è importante e costoso, ma la società bianconera è intenzionata ad andare fino in fondo.
La Juventus è un cantiere caoticamente aperto. Le idee chiare sembrano non abbondare e, soprattutto, si attende chi, queste idee, sia in grado di chiarirle ed attuarle nella maniera migliore.
Lo tsunami societario provocato dall’inchiesta Prisma ha portato, ad inizio anno, alle dimissioni dell’intero CDA della Juventus. A quel punto John Elkann ha preso le redini ella società e ha chiamato due suoi uomini di fiducia, Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino. Al primo ha affidato la presidenza della Juventus e al secondo il ruolo di direttore generale. Due “tecnici” di spessore, professionisti di indubbio valore nei rispettivi campi di competenza, ma per il campo, quello vero, occorre “altro”. L’altro sembra chiamarsi Cristiano Giuntoli.
E’ lui l’uomo a cui la proprietà vorrebbe affidare la rifondazione della Juventus. Una rifondazione che necessariamente dovrà attendere, anch’essa, i responsi della giustizia. Più le pene saranno aspre, più il desiderato, ed indispensabile rinnovamento, procederà a piccoli passi. Il campo continua ad emettere “sentenze tecniche” implacabili, alle quali occorrerà porre immediato rimedio. Ma con quali denari se la Juventus rimarrà un anno fuori dalle competizioni europee? Per questo la vittoria dell’Europa League costituirebbe un passaggio determinante.
La Juve è in pole position per un difensore
La prima semifinale di Europa League ha lasciato, nuovamente, sconcertati i tifosi della Juventus. Un pareggio agguantato quando perfino la celeberrima zona Cesarini era scaduta non lascia presagire nulla di buono per l’incontro di ritorno.
Una prestazione dove, tra le altre cose, il reparto difensivo non è apparso un muro invalicabile. L’assenza di Bremer può essere una motivazione soltanto parziale. Bonucci e Alex Sandro sono finiti anche loro sul banco degli imputati. Per la prossima stagione la Juventus la sua idea su come rafforzare il reparto difensivo ce l’ha. Un’idea ottima dal punto di vista tecnico, ma decisamente costosa. L’idea bianconera ci trasporta in terra spagnola, destinazione Villarreal.
L’oggetto del desiderio è il centrale Pau Torres, 26 anni e con il contratto in scadenza nel 2024. E se la Juventus ha le idee chiare sull’obiettivo da inseguire, altrettanto chiare le ha il presidente della società spagnola. Prima di parlare di un’eventuale cessione di Pau Torres è condizione indispensabile che il centrale difensivo prolunghi il suo contratto. Dalla sua cessione infatti, il Villarreal ha intenzione di incassare non meno di 45 milioni di euro!
Valutazione altissima che però non spaventa, ovviamente, gli straricchi club della Premier League, come il Tottenham o l’Aston Villa guidato da quell’Unai Emery che ha allenato il ragazzo fino a pochi mesi fa. E la Juventus? L’attuale forza economica della Juventus, soprattutto se la prossima stagione dovesse venire meno l’opportunità di giocare le competizioni europee, non consente voli pindarici e sogni multimilionari. Soltanto una netta scelta di campo di Pau Torres a favore della Juventus potrebbe dare avvio ad una trattativa sempre onerosa, ma impostata su basi più “tollerabili” dalle finanze bianconere.