Napoli, dall’Oriente con furore: altro colpo nella scia di Kim Min-Jae. Il patron azzurro De Laurentiis lo ha svelato a tutti
Altro che squadra che vince non si cambia! Il Napoli che si presenterà ai nastri di partenza della prossima stagione rischia di somigliare poco a quello che si appena laureato campione d’Italia.
Dal demiurgo del Napoli scudettato, il Direttore sportivo Cristiano Giuntoli, ai vari Lozano, Zielinski, Kim Min-jae, la cui clausola rescissoria è abbordabile per i top club della Premier League, lo stesso Osimhen, finito nel mirino di Manchester United e Paris Saint-Germain, sono tanti gli azzurri che potrebbero non cucirsi sul petto il tricolore appena conquistato.
Non c’è nulla da temere, De Laurentiis non è un tipo da piangersi addosso. Non si è mai incatenato per trattenere un calciatore e mai lo farà, a patto di massimizzarne in termini economici la cessione, e quindi ha già pronte le contromisure che sanno tanto di svolta.
Napoli, dall’Oriente con furore: Takefusa Kubo e gli altri
Per chi come il patron azzurro guarda agli Stati Uniti come alla propria patria (cinematografica) ciò che Aurelio De Laurentiis ha preannunciato nel corso di una recente intervista è una vera e propria rivoluzione copernicana. Dopo gli ottimi dividendi pagati dall’investimento per il sudcoreano Kim, il Presidente azzurro guarda sempre più al mercato calcistico d’Oriente.
Una strategia che si basa su due motivazioni di fondo. I calciatori orientali hanno una cultura del lavoro e un senso della disciplina che ne agevola l’inserimento in squadra e, particolare nient’affatto trascurabile per DeLA, garantiscono un indotto di sponsorizzazioni che rende gli affari ancora più allettanti. Non a caso, a inizio giugno il Napoli volerà in Sud Corea per una breve tournée su invito della Dunamu Inc., azienda partner del club azzurro.
Di conseguenza, il volto del prossimo Napoli potrebbe avere sempre più gli occhi a mandorla. Quelli dell’esterno offensivo sudcoreano Kang in Lee, classe 2001, calcisticamente cresciuto a Valencia e attualmente in forza al Maiorca, o del giapponese Takefusa Kubo, stessa età e ruolo simile, tra i principali artefici della più che positiva stagione della Real Sociedad, a un passo dalla qualificazione alla prossima edizione della Champions League.
Occhio anche a Daichi Kamada, classe 1996, che il Napoli ha visto da vicino nel doppio confronto in Champions con l’Eintracht. Il giapponese è in scadenza di contratto e c’è stato già un approccio con i suoi agenti ma il giocatore ha già rifiutato un ingaggio da sei milioni lordi offerti dal Borussia Dortmund e sembra orientato a sbarcare in Liga, con il Napoli che comunque resta alla finestra. Dovrebbe arrivare dall’Oriente anche l’eventuale sostituto di Kim: Hiroki Ito dello Stoccarda o il più esperto Ko Itakura del Borussia M’Gladbach.