Aggiornamenti importanti sulle condizioni di salute di Dani Alves dopo l’arresto dell’ex Pumas dopo l’accusa di violenza sessuale.
Da tempo Dani Alves si trova nel carcere spagnolo di Brians 2: sono passati già 90 giorni dall’arresto dell’ex terzino brasiliano, che è in attesa di conoscere il suo futuro, dopo i fatti che risalgono allo scorso dicembre in una nota discoteca spagnola. L’ex Juventus e Barcellona è accusato di violenza sessuale.
Avrebbe potuto vincere il suo 45esimo trofeo agli ultimi Mondiali se il Brasile non fosse stato eliminato dalla Croazia ai calci di rigore. La medaglia d’oro di Tokyo ha portato a quota 44 i trofei di Dani Alves partito da Bahia, prima di volare in Europa direzione Siviglia. Lì ha vinto una Copa del Rey e una Supercoppa di Spagna, poi due Coppe Uefa e la Supercoppa Europea prima del trasferimento al Barcellona.
Con i blaugrana ha vinto di tutto e di più: 6 Liga, 4 Copa del Rey, 4 Supercoppe di Spagna, 3 Champions League, tre Mondiali per Club e 3 Supercoppe Uefa. Con la Juventus uno Scudetto e una Coppa Italia, mentre al PSG 2 Ligue 1, una Coupe de France, una Coppa di Lega e 2 Supercoppe. Tornato in Brasile, al San Paolo iha conquistato un titolo Paulista. Con la Nazionale Brasiliana, invece, due Copa América, due Confederations Cup e un Mondiale Under 20.
Spagna, le condizioni di Dani Alves peggiorano
Un ex compagno di cella di Dani Alves ha spiegato lo stato di salute del brasiliano, le sue condizioni fisiche e mentali che sono peggiorate nei 3 mesi di reclusione dopo l’accusa di violenza sessuale.
L’ex compagno di cella ha spiegato come il brasiliano sia assente e perso nei suoi pensieri. Dani Alves è dimagrito durante la sua permanenza all’interno del calciatore, è sempre più triste nonostante continui a professare la sua innocenza definendo quella sera come una “notte di festa” oltre al rapporto, definito a più riprese come “consensuale”. Il calcio rimane comunque una delle priorità di Dani Alves che comunque attaccato dagli altri detenuti: “Non esce dalla cella. Va al centro sportivo solo quando deve giocare. In caso contrario resta dentro a guardare la tv”.
Un momento difficile per l’ex campione di Barcellona e Juventus che sta vivendo senza ombra di dubbio uno dei periodi più bui della sua vita.