Dopo il tricolore arrivano le prime ‘grane’ da rivolvere per il presidente De Laurentiis: la situazione.
Il Napoli è ancora in festa per quel campionato che mancava dagli anni d’oro di Diego Armando Maradona nei quali la città poteva contare su un alieno con la palla tra le gambe. Oggi la situazione è cambiata, ma l’atmosfera è molto simile a quella di 33 anni fa.
Luciano Spalletti ha chiuso il cerchio, il suo personale e quello della squadra che allena da ormai quasi due anni. Al tecnico di Certaldo vanno la gran parte dei meriti della vittoria finale, in quanto il gruppo-Scudetto è figlio delle sue idee e della sua personalissima interpretazione del calcio moderno, che è a sua volta frutto di anni di studio. Gli altri due artefici (tenendo esclusi i calciatori) sono stati invece il presidente De Laurentiis e il ds Cristiano Giuntoli: due grandi lavoratori del pallone che prendendosi addosso tutte le critiche del mondo Napoli hanno avuto poi ragione.
Napoli, occhio a Giuntoli: piace alla Juventus
Cristiano Giuntoli ha sempre affermato di ritenersi orgoglioso di far parte della famiglia Napoli, di aver scritto l’ultimo pezzo di storia azzurra. Il direttore sportivo deve al Napoli tutto il suo successo, ha un contratto con la società azzurra che scade nel giugno 2024, praticamente dopodomani. Ebbene, in queste ore più fonti parlano di un interesse insistente della Juventus. Colpita dalle sue capacità manageriali, unite a una conoscenza privilegiata del mondo calcistico, la società bianconera avrebbe visto in Giuntoli il suo futuro direttore sportivo sul quale contare per tornare grandi.
Al momento dunque si trattano di mere voci (anche se ci sarebbe stato già un incontro tra Scanavino e lo stesso ds), ma sono chiare e note le volontà della Juventus di tornare a competere a grandi livelli proprio mettendo in pratica il segreto del ds azzurro: spendere poco e costruire una rosa di qualità. A Napoli lo ha fatto sorprendendo un po’ tutti poiché per molti era pura utopia raggiungere il piazzamento Champions League dopo le ben note cessioni. Invece si è arrivati a trionfare e a portare a Napoli uno Scudetto che, settimana dopo settimana, è diventato sempre più reale con la squadra che è riuscita a dire la sua praticamente in ogni partita (eccezion fatta per le sfide contro il Milan dove è mancata un pizzico di personalità).