La Juventus guarda con preoccupazione al percorso che porterà alla nuova decisione della Corte Federale d’Appello: tutto l’iter si dovrebbe concludere entro la fine del campionato
La Juventus ha riavuto i famosi 15 punti tolti dalla Giustizia Sportiva per il caso plusvalenze. I tifosi bianconeri (ma anche la squadra, giocatori e allenatori) hanno festeggiato con grande gioia e giubilo. Tuttavia, la restituzione dei punti è soltanto momentanea, e il club bianconero lo sa bene.
Il Collegio di Garanzia del Coni, infatti, aveva tre opzioni: o confermare la penalizzazione, o annullarla totalmente, oppure rinviare il giudizio a un nuovo provvedimento, e di conseguenza sospendere la penalizzazione. Questa è stata, infatti, la scelta del Collegio, che tuttavia ha confermato le penalizzazioni per tutti i dirigenti (da valutare ancora quella di Nedved) e di fatto confermando le accuse e gli illeciti del club bianconero.
Ecco perché non dovrebbero esserci dubbi: la Corte d’Appello dovrebbe comunque infliggere una nuova penalità, forse più leggera dei 15 punti, ma comunque congrua. Restano da chiarire, però, i tempi: per il principio della “pena afflittiva”, ossia che vada concretamente a penalizzare la società colpita nella stagione in corso, i tempi devono essere necessariamente brevi. Entro massimo 30 giorni, e comunque entro la fine del campionato, che vedrà l’ultima giornata tra un mese e mezzo, il 4 giugno. Fondamentale è anche capire quali sono le motivazioni del Collegio di garanzia del Coni.
La Juventus attende la nuova penalizzazione: c’è poco da gioire
Da queste si potrà capire in che direzione si andrà verso la nuova penalizzazione. La sensazione è che, essendo la prossima sentenza oggetto di rinvio, quasi sicuramente sarà più leggera di quella originale, ma comunque congrua. Senza le motivazioni è molto difficile fare previsioni, ma si ipotizza una penalizzazione poco superiore alle metà di quella iniziale: ossia 9 punti. Ma potrebbero essere anche 10 o 11. Oppure la penalità potrebbe essere di circa la metà di quella iniziale, e quindi 7 o 8 punti.
In ogni caso per la Juventus non sarà finita: accertato il grave illecito (articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva) e la squalifica dei dirigenti (che si sono gà tutti dimessi) bisognerà poi fare i conti con l’altro filone. Quello della cosiddetta “inchiesta Prisma”, che riguarda gli stipendi “accomodati” durante l’era Covid e pagati in differita. Anche in questo caso, così come per quello plusvalenze, ci sono testimonianze dirette di ex giocatori, che di fatto inchiodano già la società bianconera. E anche in questo filone una nuova penalizzazione sembra scontata.