Continua il travaglio di un club storico della massima serie. In gioco non c’è solo la salvezza ma la vita stessa della società.
Il sodalizio, nato il 12 agosto 1946, da inizio stagione vive una fase veramente pericolante, con i conti della società perennemente in rosso. Già a fine gennaio la società ha rischiato di essere penalizzata per il saldo degli ultimi tre stipendi del 2022, pagati poi in extremis evitando così il taglio in classifica.
In questo momento la squadra deve cercare il miracolo salvezza. Mancano 9 giornate alla fine del campionato, il team ora occupa l’ultimo posto in classifica in serie A. Le distanze dallo Spezia quartultimo, che ha giocato una gara in più, sono 11.
Sampdoria: il fallimento è sempre più vicino
La situazione della Sampdoria è drammatica e al di là delle buone intenzioni, per il club genovese di offerte concrete non ce ne sono. Il Tribunale di Genova, accettando la composizione negoziale proposta dall’attuale CDA, ha dato tempo fino al 6 giugno prima di scrivere la parole fine. Fino a quella data, i creditori non presenteranno istanza di fallimento.
I giudici però hanno posto una serie di prescrizioni all’attuale proprietà. In primis, entro la scadenza fissata, andranno pagati i circa 200 milioni di euro, o quantomeno servirà un accordo con i creditori. Il Tribunale ha scritto chiaramente che deve esserci un cambio di proprietà.
La governance attuale della Sampdoria, con l’ex presidente Massimo Ferrero che ha nuovamente la maggioranza delle azioni, sperava di risolvere la situazione con un bond convertibile. Ovvero, i potenziali nuovi soci, avrebbero dovuto immettere liquidità in cambio di un pegno sulle azioni. La proposta, non è mai decollata.
Crisi Sampdoria: si prova la pista del ramo d’azienda
A Bogliasco le palpitazioni sono sempre più frequenti. Il gong per sanare i conti blucerchiati si avvicina e nessuno dei potenziali acquirenti nelle ultime settimane avrebbe dato segnali confortanti. Il volto della provvidenza sembrava essere quello di Massimo Zanetti, ma l’attuale numero 1 della Virtus Bologna, meglio noto come mister Caffè Segafredo, si sarebbe ritirato dalla corsa.
Secondo quanto scrive Tuttosport, la traccia più credibile porterebbe ad Alessandro Barnaba, leader del fondo Merlyn Partners. A sostenere l’imprenditore ci sarebbe anche Edoardo Garrone che proprio non sembra farcela a staccarsi dal destino della Sampdoria.
Secondo il giornale torinese, si sarebbe tenuto un vertice fra banca Lazard, l’attuale CDA, il trustee Vidal e Pwc, advisor finanziario della società. L’ultima idea di Barnaba sarebbe quella di acquistare la Sampdoria in una fase pre-fallimentare. Fase che non contemplerebbe il pagamento dei 40 milioni dei debiti di Ferrero con Farvem ed Eleven Finance. Per effettuare questo passaggio servirebbe l’ok della Figc, che non sembra così propensa.