Bollo auto 2023, arriva una magnifica notizia che potrebbe interessare proprio te: queste le categorie che non dovranno pagarlo
Siamo arrivati al momento che tutti attendevano (e che ne avrebbero fatto volentieri a meno), ovvero il pagamento del bollo d’auto. Conosciuta anche come “tassa automobilistica“. Per chi non lo sapesse la somma da versare cambia dalle regioni e soprattutto dalla potenza del veicolo. Senza dimenticare l’impatto ambientale.
Da non dimenticare, soprattutto, il fatto che lo stesso deve essere pagato ogni anno da parte del proprietario della vettura. Poco importa se faccia circolare o meno l’auto: bisogna pagare ugualmente.
Bollo auto 2023, tutto quello che serve sapere
Bisogna fare, però, un po’ di chiarezza. In particolar modo tenere a mente alcune precisazioni. Nel caso in cui l’auto sia già in circolazione allora il bollo dovrà essere pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza della tassa precedente.
Nel caso in cui l’auto è stata immatricolata (nuova o perché per la prima volta immatricolata in Italia) il bollo dev’essere pagato entro la fine del mese in cui è stata targata. Nel caso in cui l’ultimo giorno del mese entro il quale deve essere pagato cade di sabato o è festivo, è possibile pagare senza sanzioni anche nel primo giorno lavorativo successivo.
Bollo auto 2023, quale categoria non lo paga
Senza dimenticare il fatto che esistono delle esenzioni del bollo auto che cambiano da regione in regione. Alcune delle agevolazioni sono valide in tutto il nostro Paese. Un esempio su tutti? I veicoli di interesse storico iscritti nei registri, quelli ultra 30ennali non adibiti a uso professionale ed anche le persone con disabilità.
Cambia, invece, per i territori. Basti pensare che in Valle d’Aosta i veicoli elettrici immatricolati dal 2019 possono godere di un’esenzione per i primi 8 anni. In Piemonte, veicoli elettrici o alimentati a gas metano o Gpl hanno un’esenzione permanente. In Liguria le autovetture ibride con alimentazione benzina-elettrica, benzina-idrogeno oppure gasolio-elettrica nuovi di fabbrica e immatricolate nell’anno 2022 hanno un’esenzione per i primi 5.
In Emilia-Romagna e Campania i veicoli elettrici godono di un’esenzione per i primi 5 anni. In Lombardia i veicoli elettrici, a idrogeno e alimentati esclusivamente a gas godono di un’esenzione permanente. In conclusione in Puglia, invece, i veicoli nuovi M1 e N1 con alimentazione ibrida benzina-elettrica, diesel-elettrica e a idrogeno hanno un’esenzione per i primi 6 anni. Subito dopo dovranno corrispondere la tassa automobilistica. La stessa che sarà ridotta del 75%.