Nonostante non goda pienamente dei galloni da titolari Eljif Elmas è uno dei protagonisti della cavalcata del Napoli. Luciano Spalletti crede molto in lui che a tutti gli effetti è il dodicesimo uomo degli azzurri.
La sua capacità di giocare sia come vice Zielinski che come esterno offensivo hanno spinto Luciano Spalletti a chiamarlo spesso in causa anche dalla panchina. Elmas ha ripagato con prestazioni di alto livello, gol e assist.
Per essere un buon subentrante la caratteristica necessaria è impattare nel giusto modo quando si viene chiamati in causa. Lo sa bene Eljif Elmas che, proprio da subentrato, è spesso riuscito a fare la differenza nello scacchiere del Napoli. I suoi numeri, 6 gol e 2 assist nei 26 gettoni di Serie A, dimostrano il valore di un calciatore che ha saputo aspettare, e sfruttare, il suo momento.
Quando nel luglio 2019 il Napoli di Aurelio De Laurentiis decise di investire oltre 15 milioni per Elmas in pochi conoscevano questo talentino del Fenerbahce. Le sue prime stagioni con i partenopei, inoltre, lo avevano reso un oggetto misterioso: chiamato poco in causa e dalla collocazione in campo non ancora chiara. L’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina azzurra, però, ha cambiato la storia al Napoli di Elmas che oggi è diventato uno degli elementi cardine della squadra.
Durante una lunga intervista concessa a DAZN il macedone ha raccontato la sua infanzia, i sacrifici fatti e un retroscena su Spalletti rimasto nascosto fino ad ora. Nell’adolescenza trascorsa tra lo studio e la bottega del padre, il calcio ha trovato sempre un posto nella vita di Elmas, specialmente quello italiano. Come affermato dallo stesso calciatore, una squadra in particolare attirava le sue attenzioni. Ecco le parole di Elmas: “In Macedonia il calcio italiano era il riferimento. Mi piaceva Totti, poi la Roma di Spalletti come giocava. Poi dopo ho iniziato a guardare tutto. Mio padre non guardava calcio, la famiglia non aveva niente, loro pensavano solo a lavorare fino alla sera, non avevano tempo. Ora hanno più tempo perché lavorano i figli, la mia famiglia vive qui con me“.
Fin dalla giovinezza in Macedonia del Nord, dunque, la Serie A ha sempre affascinato Elmas. L’ammirazione per Totti e per Luciano Spalletti, inoltre, lo hanno portato a chiudere il cerchio con l’avvento del tecnico di Certaldo in azzurro.
Nonostante i buonissimi numeri di questa stagione, però, il meglio per il macedone deve ancora venire. In caso di addio di Piotr Zielinski, infatti, proprio Elmas sarebbe il candidato numero uno a raccoglierne l’eredità. Questo farebbe di lui un titolare inamovibile, poiché già dentro ai collaudati schemi di Spalletti. Il tempo è dalla parte del macedone che, intanto, si prepara a riportare insieme a tecnico e compagni il tricolore in Campania.
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