Il francese è ormai in rotta col club e, soprattutto, con i tifosi: ecco il motivo per cui è il problema è più grave del previsto.
Altro che rinascita e ritorno in grande stile, Paul Pogba ha visto dinanzi a sé crollare la possibilità di giocare al massimo delle sue qualità nel contesto Juventus, una squadra a cui deve la sua pur sempre importantissima carriera.
Oggi è ai margini del progetto, non tanto per i problemi fisici in sé, quanto per la sua incapacità di dimostrare a Massimiliano Allegri di essere tornato anche mentalmente. Pogba vive un momento psicologico piuttosto tormentato, per un calciatore giocare in maniera costante è fondamentale, se non lo fa per quasi sette mesi rischia di entrare in un vortice di sofferenza da non sottovalutare.
A tutto ciò il francese deve aggiungere il malcontento dei tifosi. Deve fare i conti con essi in quanto non lo aspettano più, non lo ritengono fondamentale proprio perché non è mai sceso in campo da quando ha fatto ritorno a Torino, la scorsa estate. Ma i problemi dell’ex Manchester United non sono solo sportivi, non sono nemmeno esclusivamente psicologici, sono anche, per così dire, “burocratici”. Ecco il motivo.
Pogba, la ‘non stagione’ del francese a Torino
Un giocatore come Pogba, con uno stipendio da top player, doveva perlomeno cercare in tutti i modi di risolvere quel problema al menisco che lo aveva colpito durante un match della tournée americana della Juventus. Il danno a quella specifica cartilagine dovrebbe sempre combaciare con una tempestività di azione da parte dello staff medico: questa cosa è saltata e il francese ha preferito temporeggiare. Mai scelta fu più sbagliata e infatti ha patito ha ancor di più il problema fisico salutando persino la possibilità di giocare in Qatar da campione del mondo in carica.
Arrivato l’anno nuovo e archiviato un fine 2022 da incubo, Pogba sperava quantomeno di recuperare un minimo di forma fisica in vista del ritorno del campionato. Allegri lo ha tenuto sempre in gruppo per fargli respirare l’aria della Continassa, ma non ha raccolto quello che sperava ovvero una sua completa riabilitazione fisica. La sua prima convocazione è stata ufficializzata nel match contro il Monza, ma in quel caso ha agito solo da comparsa stando in panchina per tutti i 90′. L’esordio vero e proprio è arrivato nel Derby della Mole contro il Torino, il ‘Polpo’ ha giocato una porzione del secondo tempo senza incidere più di tanto sulla vittoria bianconera. Di recente poi è arrivata la sua esclusione dai convocati per la partita di Europa League contro il Friburgo: Allegri non ha tollerato il suo ritardo.
Pogba e il Decreto Crescita: la Juve in difficoltà
Uno dei motivi per i quali la Juventus aveva accettato il ritorno del francese in Italia era il noto Decreto Crescita che avrebbe permesso ai bianconeri degli sgravi fiscali non di poco conto. Il francese ha firmato un contratto fino al 2026, ma la Juventus perderebbe i benefici fiscali qualora il francese se ne andasse senza aver completato l’iter minimo di due anni. Un grave danno dal punto di vista economico per la nuova dirigenza che sta cercando in questi mesi di sistemare i conti in seno alla società.
Il Decreto Crescita è un decreto legge pubblicato il 30 aprile 2019 e prevede una serie di misure economiche allo scopo di far ripartire gli investimenti in Italia. Il calcio, essendo una delle industrie più attive nel nostro paese, è fortemente coinvolto in questo decreto in quanto, ad esempio, permette sia al giocatore che alla società di avere dei vantaggi circa la tassazione. Il giocatore avrà tassato solo il 50% dello stipendio, mentre la società risparmierà una buona parte del denaro che sarebbe andata nelle tasche del tesserato.