Victor Osimhen è stato sostituito durante Napoli-Atalanta: ecco cos’è successo con Luciano Spalletti in panchina.
Il centravanti nigeriano ha lasciato il campo nell’arco della sfida con i bergamaschi: a qualcuno è sfuggito quanto accaduto con l’allenatore.
Il Napoli prosegue nella sua cavalcata verso lo scudetto. Gli azzurri hanno vinto contro l’Atalanta rialzando la testa in seguito alla sconfitta rimediata in casa con la Lazio. La squadra di Spalletti ha ottenuto i tre punti grazie a due reti messe a segno nel secondo tempo: il gol meraviglioso di Kvaratskhelia ha stappato il match, mentre il colpo di testa vincente di Rrahmani ha chiuso definitivamente i giochi. Chi non è apparso sul tabellino è Osimhen, che è stato sostituito per far spazio a Simeone: a qualcuno è sfuggito un dettaglio particolare che ha coinvolto il nigeriano e l’allenatore azzurro.
Osimhen-Spalletti: ecco il dettaglio dietro la sostituzione
La vittoria sull’Atalanta ha permesso al Napoli di prepararsi al meglio per la delicata sfida di Champions League di mercoledì sera. Oltre ai tre punti per la Serie A, infatti, questo successo ha sicuramente portato ulteriore autostima ed entusiasmo dopo la battuta d’arresto con la Lazio. Il passaggio del turno è ad un passo: contro l’Eintracht sarà anche sufficiente una sconfitta con un gol di scarto per accedere ai quarti di finale.
Come anticipato, le reti contro i bergamaschi hanno portato le firme di Kvaratskhelia e Rrahmani, mentre Osimhen è rimasto a secco per la seconda volta consecutiva. Si tratta di un dato che fa notizia visto l’andamento avuto fin qui dall’ex Lille, che spera di ritrovare il gol in Champions. Spalletti ha scelto di sostituirlo nel finale di partita per dare qualche minuto a Simeone: al momento del cambio, il 9 azzurro è parso evidentemente nervoso e ha raggiunto la panchina borbottando. Il suo non era un malcontento per la sostituzione in sé, ma per un’occasione non concretizzata. Per questo, l’allenatore gli ha dedicato una carezza per rincuorarlo.
Spalletti, da sempre molto attento alle dinamiche e alla gestione del gruppo, ha voluto consolare il suo centravanti con questo gesto. Anche per questo motivo, forse, Osimhen ha ritrovato il sorriso appena si è accomodato in panchina e ha ripreso ad incitare i compagni con il solito atteggiamento da leader dello spogliatoio. Per il ventesimo sigillo in campionato dovrà aspettare: ora il suo mirino si posizionerà sulla porta di Trapp e sulla qualificazione ai quarti di Champions.
Intanto Kvara vola: numeri da capogiro
A sbloccare la partita con la Dea ci ha pensato Kvaratskhelia con una giocata individuale da fuoriclasse assoluto. Il georgiano ha preparato il tiro con una doppia sterzata che ha colto di sorpresa la difesa di Gasperini per poi scaraventare il pallone sotto alla traversa. Grazie a questa rete, il 77 ha raggiunto quota 11 centri in Serie A alla sua prima stagione in Italia.
Oltre alla vena realizzativa, però, va sottolineato un altro dato: sono 11 anche gli assist forniti ai compagni. Considerando le 22 presenze collezionate, dunque, la media è semplicissima: ha contribuito ad un gol per partita.
Andamento simile (ma con media identica) in Champions League: 2 gol e 4 assist in 6 partite. Sono numeri da capogiro che accendono l’entusiasmo della tifoseria napoletana: Kvaradona (ormai è il suo soprannome più utilizzato) continua a far sognare.