Osimhen ha rilasciato alcune dichiarazioni molto importanti in un’intervista al Corriere della Sera. Ecco le sue parole che faranno molto piacere a qualcuno in particolare.
Osimhen non si ferma più e non vuole fermarsi più. Come lui, tutta la squadra. Gli azzurri di Spalletti hanno fame. Fame di vittorie. E tanti, ma tanti obiettivi da raggiungere.
Victor Osimhen è il vero trascinatore di questo Napoli di Spalletti che ormai sembra non conoscere rivali, sia in Italia che in Europa. L’appetito vien mangiando, e adesso gli azzurri non hanno più intenzione di fermarsi. Con lo scudetto che “sembra” ormai già conquistato con i 18 punti di distacco con l’Inter seconda, adesso il Napoli non vuole ‘accontentarsi’ e punta anche la Champions. L’ha detto chiaramente proprio il numero 9 nigeriano in un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’: “Voglio tutto, vogliamo tutto. Stiamo dando la nostra vita per questo successo e ce lo meritiamo”.
Osimhen: “Mi piacerebbe essere come lui”
Nell’intervista appena rilasciata al ‘Corriere della Sera’, Osimhen fa un’ammissione che sicuramente farà brillare gli occhi a Luciano Spalletti. Proprio sul mister toscano, l’attaccante ha detto: “Rappresenta il cervello della squadra. Sa una cosa a cui penso? Se un giorno dovessi fare l’allenatore mi piacerebbe essere come lui“.
E chissà che un giorno non vedremo proprio Osimhen su una panchina ad allenare qualche squadra di Serie A e, perché no, magari proprio il Napoli. Tutto può succedere nel calcio, come nella vita. Ma non è tutto, su Spalletti, Osimhen ha anche detto: “Fuori dal campo un papà: pronto ad ascoltare e a consigliare su qualsiasi cosa. In allenamento Spalletti è molto severo, rigoroso. Si arrabbia anche. Soprattutto con chi non dà il 100 per cento”.
Questo Napoli non si ferma più: “Vogliamo tutto”
Già soltanto superare gli ottavi di Champions League ed arrivare ai quarti sarebbe un risultato importante per il Napoli di De Laurentiis. Sì, perché fino ad ora non c’era mai riuscito. Passare il turno con l’Eintracht Francoforte, tra l’altro in casa al Maradona, non dovrebbe essere poi così complicato. All’andata, in Germania, il Napoli ha battuto per 2 a 0 i rivali. Insomma, sembra che anche i quarti di finale siano ormai ad un passo. Ma non è tutto. Non è questo il massimo a cui ambiscono gli ormai sempre più affamati uomini di Spalletti. Adesso si punta in alto, veramente in alto. Vogliono alzare la coppa.
Osimhen l’ha detto chiaramente nell’intervista appena rilasciata: “Siamo a marzo, c’è ancora tempo davanti. Ma sì, voglio tutto, vogliamo tutto. Meritiamo questo successo, stiamo sacrificando ogni cosa per raggiungerlo. Ci curiamo l’uno dell’altro, in ogni momento, e se qualcuno è in difficoltà siamo pronti a dargli una mano. C’è solidarietà, difficile spiegarla a chi non la vive“. L’attaccante del Napoli fa luce su quello che è un aspetto importante di questa squadra: la compattezza. Sono tutti uniti, l’uno per l’altro, e questo si vede in campo e fa la differenza. Proprio contro l’Empoli, nel post gara, il mister Luciano Spalletti sottolineava un importante episodio: il Napoli aveva perso palla su calcio d’angolo e la squadra avversaria era partita in contropiede. Ecco, in quel momento, tutti gli azzurri corsero nella propria metà campo per difendere la propria area di rigore. Supportando così i difensori. Nessuno si tirò indietro. Nessuno preferì risparmiare energie. E’ questo lo spirito vincente.