Questo Napoli sorprende sempre di più ogni giornata che passa: ecco la statistica che non è passata inosservata.
A prescindere da dove gioca il Napoli targato Luciano Spalletti sa fare una sola cosa: dominare l’avversario in modo da costringerlo a giocare nel peggiore dei modi. Tutto quello che si vede in campo è frutto di un lavoro sopraffino che rende il Napoli una delle formazioni più temibili del momento.
In tutto ciò brillano le idee tattiche dell’allenatore, abituato a saper motivare i suoi i quali in campo danno sempre il cento per cento. Lo si vede in praticamente ogni partita: la squadra attacca ogni spazio, governa la palla in ogni modo e anche quando l’azione sembra essere stata disinnescata dall’avversario interviene la cerniera di centrocampo comandata dall’uomo, probabilmente, che più degli altri sa quello che deve fare anche nelle situazioni di emergenza. Stiamo parlando del centrocampista slovacco Stanislav Lobotka.
Napoli, Lobotka non è più una novità
I tifosi del Napoli lo ricordano bene durante la gestione Gattuso. Goffo, scoordinato e a volte incapace di gestire la sfera. Molto è cambiato da quel gennaio 2020, oggi è leader di una squadra stellare che sta dettando legge in ogni dove e che sembra avere proprio nel numero 68 un punto di riferimento fondamentale. Stanislav Lobotka è il lontano parente di quello che giocava al Celta Vigo e che esordì in Serie A. Fu un intuizione di mercato sempre del solito e preparatissimo Giuntoli.
A Napoli, come detto, il suo impatto fu molto complicato tanto che Gattuso gli preferiva il suo alter ego tedesco Diego Demme. Con l’arrivo di Spalletti le gerarchie sono state cambiate: Demme si siede in panchina mentre Lobo giganteggia in mezzo al cerchio di centrocampo con la consapevolezza di essere un calciatore maturo che sa anche sbagliare (si ricordi l’errore dal dischetto in Coppa Italia contro la Cremonese), ma al contempo sa rialzare la testa e tornare in pista.
Napoli, la statistica clamorosa di Lobotka
Lo slovacco non è un uomo copertina alla pari di Kvaratskhelia e Osimhen ma riesce a essere parimenti determinante in quello stile di gioco che Spalletti studia fin nel minimo dettaglio. Lobotka non a caso definisce il suo allenatore come una delle persone che più ha creduto in lui, mentre il toscano, dal canto suo e da amante del centrocampista centrale tuttofare, lo adora in tutti modi.
Di recente l’ex difensore centrale e telecronista Daniele Adani, durante una diretta della Bobo Tv, ha snocciolato un dato che merita di essere preso in considerazione perché fa capire l’importanza dello slovacco per il giro palla azzurro. “Su Stanislav Lobotka – dice Adani – è uscita una statistica clamorosa in merito alle palle perse, tipo due palle perse ogni duecento minuti, il che ti fa capire che il Napoli ha sempre la palla. Nessuno gioca meglio del Napoli, ecco perché la vedo tra le prime quattro d’Europa”.