Il bomber nigeriano del Napoli, uno dei più prolifici in Europa, sta vivendo un sogno: ecco cosa fa dopo ogni rete realizzata.
La stagione di Victor Osimhen è letteralmente pazzesca, lo dicono i numeri e il momento che sta vivendo con la maglia del Napoli. Dopo stagioni segnate da alti e bassi, è finalmente arrivato il momento di vedere la vera natura di Victor, un attaccante devastante e in grado da solo di fare reparto.
Con l’aggiunto del talento prodigioso di Kvaratskhelia, il suo partner ideale come ben dimostrano le recenti prestazioni, il nigeriano sembra addirittura più forte di quanto sembri: ha dalla sua la corsa e la forza aerea, ma quest’anno ha dato prova di essere migliorato a vista d’occhio circa la capacità di giocare con i piedi, di controllare la palla e di indirizzarla come meglio crede. Tecnicamente quindi parliamo di una crescita pazzesca che lo ha radicalmente trasformato, come del resto aveva pianificato un anno e mezzo fa Luciano Spalletti.
Osimhen quest’anno ha dalla sua parte anche una continuità realizzativa invidiabile, pochi attaccanti in Europa hanno segnato come lui tenendo conto che ha saltato circa un mese a causa dell’infotunio rimediato contro il Liverpool.
Napoli, Osimhen e i riti scaramantici
Osimhen si integrato alla grande con il clima napoletano dimostrandosi una persona fortemente condizionata da riti scaramantici come ben insegna la cultura partenopea. Ebbene i tifosi ormai hanno interiorizzato alla grande il modo con cui Osimhen esulta dopo ogni rete realizzata: anzitutto quasi sempre si toglie la maschera protettiva di carbonio in segno di liberazione; poi. dopo aver abbracciato i compagni, ringrazia le persone più care della sua vita che purtroppo non ci sono più a dimostrazione che l’attaccante azzurro non ha minimamente dimenticato ciò che ha vissuto in passato.
A rivelare i dettagli e i retroscena dell’esultanza dell’asso del Napoli ci ha pensato Il Mattino mediante un articolo pubblicato stamani. Il quotidiano napoletano ha sottolineato l’importanza della religione cristiana nella vita del nigeriano: “Victor, però, ha anche una profonda fede religiosa. È un cristiano credente, come dimostra costantemente sui social. Tanti i post nei quali rivolge un ringraziamento a Dio per i successi, i gol e i risultati. Così come ogni esultanza è accompagnata dal bacio e le dita al cielo per dedicare il gol ai suoi genitori che non ci sono più”.