Il Milan si lecca ancora le ferite dopo la sconfitta nel derby: Pioli è sotto ai riflettori per alcune scelte che hanno diviso l’opinione pubblica.
I rossoneri stanno attraversando un momento molto complicato: il quarto insuccesso consecutivo agita l’ambiente.
Il Milan sta attraversando un periodo da incubo. Nel 2023, dopo la sosta per i Mondiali, i rossoneri hanno ottenuto una sola vittoria con la Salernitana prima di aprire una striscia horror con due pareggi e cinque sconfitte (tutte pesanti). In questo arco di tempo, la formazione di Pioli è stata eliminata dalla Coppa Italia e ha perso due derby, di cui uno in finale di Supercoppa ed uno in campionato. Nel mezzo, spiccano i tonfi con Lazio (4-0 a Roma) e Sassuolo (2-5 a San Siro). L’allenatore è sotto la lente d’ingrandimento: il messaggio dopo l’ultimo match è una sentenza.
Pioli, bocciatura dopo il derby: il messaggio è chiaro
Il derby era l’occasione per il Milan di superare i nerazzurri in classifica e di ottenere una importante spinta emotiva. I rossoneri, però, hanno giocato una partita decisamente al di sotto delle aspettative: la statistica emblematica è quella che riporta i zero tiri in porta (la conclusione di Brahim Diaz parata da Onana sarebbe uscita). Il gol di Lautaro Martinez nel primo tempo è stato sufficiente per l’Inter, che ha poi controllato la gara senza troppi problemi.
Diversi temi della partita hanno diviso l’opinione pubblica: uno dei più chiacchierati è sicuramente l’esclusione di Leao dai titolari. Il portoghese è entrato a gara in corso senza incidere, anche se è stato lui a creare il pericolo maggiore per la sua squadra servendo un pallone d’oro a Giroud, che ha però sbagliato lo stop. Altro argomento molto caldo è stata la scelta di Pioli di giocare con il 3-5-2 adottando uno spirito difensivo. Di questo ha parlato il noto giornalista Fabrizio Biasin ai microfoni di TVPlay.
Biasin ha sottolineato come la decisione di giocare a specchio sull’Inter fosse legittima considerando le recenti difficoltà difensive dei rossoneri, ma ha aggiunto: “Non c’è niente di male, ma non può essere una cosa improvvisata, se la improvvisi non va bene. Come se domani Simeone iniziasse a fare tiki taka, non è così che funziona”.
Scelta difensiva, ma i numeri dicono altro
Nella settimana che ha preceduto il derby, si era parlato molto di un possibile cambiamento da parte di Pioli: inizialmente sembrava stesse preparando il 4-3-3, ma alla fine ha optato per il 3-5-2 a specchio. Una mossa che, in teoria, sarebbe servita per coprire la difesa e rinforzare il centrocampo. Tuttavia, l’Inter è riuscita a creare diversi pericoli e ha dominato il match (principalmente nel primo tempo).
I numeri, infatti, parlano molto chiaro: la formazione di Simone Inzaghi ha avuto il 61% del possesso palla, ha effettuato 10 tiri di cui 4 nello specchio (decisivo più volte l’intervento di Tatarusanu) e non ha concesso neanche un corner ai rivali.
Ora il Milan cercherà di rialzare la testa già dalla prossima partita: non è più concesso sbagliare se non si vuole perdere la possibilità di accedere alla prossima Champions League. Per questo, l’incontro con il Torino sarà molto importante.